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Confini aperti, Conte lancia la Fase 3 e annuncia gli stati generali dell'economia: "Riprendiamoci la bellezza dell'Italia"

3 Giugno 2020

Il 3 giugno è un giorno importante: “Abbiamo aperto i confini regionali. possiamo spostarci senza più autocertificazioni”. I malefici moduli scompaiono: I dati della curva epidemiologica ci dimostrano ce il sistema di controllo sta funzionando. Funziona il criterio delle aperture progressive” sottolinea il premier Giuseppe Conte. È l’inizio della Fase 3.

Un mese dopo che la filiera della manifattura e i cantieri sono tornati a muoversi, i numeri sono incoraggianti. “Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche o di sovraccarico delle strutture ospedaliere. I trend dei nuovi casi è in costante diminuzione in ogni regione”.

Il quadro positivo non deve però far pensare che il problema Covid sia stato risolto. “In giro, tra strade e piazze, c’è voglia di socialità. Giusto e giustissimo, ci meritiamo il sorriso, l’allegria dopo settimane di sacrifici. Ma è bene ricordare sempre che se siamo così, se siamo tra i primi Paesi europei che possono riavviare in condizioni di sicurezza è perché abbiamo accettato insieme dei sacrifici”.

Una vita modificata quella degli italiani. “Per cui facciamo attenzione. Le uniche misure che restano efficaci sono il distanziamento fisico e l’utilizzo ove necessario delle mascherine di protezione. Il virus non è scomparso, è una leggerezza smentita dai dati dei contagi che sono in calo ma ci sono”. Ma questo non fermerà il ritorno a scuola da settembre: "Le lezioni saranno in aula"

Da oggi possono arrivare anche i turisti europei: “E possono farlo senza quarantena. Un grande lavoro in Europa è in corso, per far sì che l’Italia torni a essere la metà sicura e ambita dell’Europa e del mondo. Concentriamoci sul nostro brand, per promuovere arte e natura che possediamo. La nostra bellezza, in questi mesi, non è andata in quarantena. Per cui ritengo che non ci siano motivi perché Paesi a noi vicini tengano bloccati i loro confini, adottando decisioni discriminatorie non accettabili”.

Il problema ora si chiama emergenza economica: “Abbiamo stanziato 800miliardi di euro, pari a tre manovre di bilancio. Risorse per partite iva, artigiani, lavoratori dello spettacolo, stagionali del turismo e casse integrazioni”. Per questo non si aspettava gli attacchi del presidente di Confindustria Bonomi: ha avuto espressioni infelici. Noi governiamo un paese e ai prossimi stati generali dell’economia ci confronteremo, so che Confindustria porterà progetti di impatto su cui mi confronterò con piacere”.

Promuove l’Europa e il suo recovery found: “Dovremo cogliere l’opportunità e saper spendere bene i soldi. sulla capacitò di spesa, sul progetto di paese che sapremo realizzare si misurerà la forza e la credibilità del Governo e del sistema Italia. stiamo lavorando al piano di rinascita, al recovery plan che avrà più pilastri”.

Conte li indica, trasformando i pilastri in una palafitta per quanti sono: digitalizzazione e contrasto dell’economia sommersa, innovazione e banda larga in ogni casa, rendere strutturali misuri come Impresa 4.0, rilanciare investimenti tagliando la burocrazia, investimenti energetici, nuova offerta formativa con migliaia di posti per ricercatori riportando chi è fuori in Italia, migliorare i tempi della giustizia, riduzione diseguaglianze.

“La somma che l’Europa ci mette a disposizione non potrà essere considerata un tesoretto per il Governo in carica, ma una risorsa per il Paese. Dobbiamo fare presto, per cui convocherò a palazzo Chigi tutte le figure chiave del paese, imprenditoriali e sociali in primis. oltre alle forze di minoranza. Il tutto partendo dal report del dottor Colao che ci verrà consegnato a breve”.

Il Mes resta in un cassetto, “non cambio idea dall’oggi al domani, prima aspetto tutti i regolamenti e poi col Parlamento decideremo”, mentre l’Italia aderirà a Sure per gli ammortizzatori sociali. Nodo aperto è quella con Società Autostrade: “C’è una procedura di revoca in corso, ci sono tutti gli estremi per procedere. Sono state avanzate proposte di transazione, al momento è più vantaggioso procedere perché le proposte non sono compatibili con l’interesse generale” ribadisce Conte.

Il premier ha anche una idea di sviluppo della viabilità, soprattutto ferroviaria: “Obiettivo doppia linea Pescara-Lecce e alta velocità da Roma a Pescara, ma anche in Sicilia”. E quindi, di nuovo il ponte sullo stretto che torna di moda: “Prima mettiamoci al tavolo, semplifichiamo le procedure, utilizziamo i fondi e poi senza pregiudizi valuterò anche questo progetto”.

Tanto sul tavolo del premier che non ha alcuna intenzione di rimpastare il suo Governo “per far rinascere il paese. Per una Italia più verde, digitale ed equa siamo pronti ad ascoltare i contributi dell’opposizione non a cambiare squadra”.

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