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Addio alla pasionaria Santelli. Marcozzi: "Un faro per chi si impegna in politica"

15 Ottobre 2020

Guerrigliera, pasionaria, lottatrice: la definivano in tanti modi Jole Santelli. La governatrice della Calabria è morta nelal notte, nella sua casa di Cosenza.

Una lunga militanza con Forza Italia, partito nel quale era entrata nel 1994, rimanendo sempre fedele allo schieramento di Silvio Berlusconi, a cui era legata da un forte rapporto personale. E proprio per Forza Italia, alla guida della coalizione di centrodestra, nel gennaio scorso aveva centrato un risultato storico: essere la prima donna presidente della Regione in Calabria.

L’aveva voluta con forza Berlusconi. E lei non esitò. Era solo un’altra battaglia da vincere, come quella che stava affrontando, fino a questa notte, contro il tumore. “Non ho mai nascosto la mia malattia, qui tutti sanno, sono in cura al reparto di oncologia di Paola, non voglio neanche però che essa mi perseguiti” disse durante la campagna elettorale. I cittaidni la premiarono.

Al momento di candidarsi, Jole Santelli era alla quinta legislatura in Parlamento. Nel corso della sua carriera ha ricoperto l'incarico di sottosegretario alla Giustizia dal 2001 al 2006 nel secondo e terzo governo Berlusconi, e poi quello di sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali (da maggio a dicembre 2013) nel governo Letta. Da cinque anni, su nomina diretta del leader Silvio Berlusconi, era la coordinatrice di Forza Italia in Calabria. Dal 28 giugno 2016, fino alle dimissioni del 9 dicembre 2019, quando si iniziò parlare della sua candidatura alla guida della Regione, era stata vicesindaco e assessore alla cultura al comune di Cosenza affiancando il sindaco Mario Occhiuto, la cui candidatura era stata bloccata per un veto posto dalla Lega.

Laureata in giurisprudenza, con specializzazione in Diritto e Procedura penale all'Università di Roma La Sapienza, Jole Santelli era nata a Cosenza il 28 dicembre 1968. Il suo esordio in politica risale al 1994 con l'ingresso in Forza Italia. Eletta per la prima volta nel 2001, prima di essere eletta presidente della Regione rivestiva l'incarico di vice presidente della Commissione parlamentare antimafia.

Centinaia i messaggi di cordoglio, anche dalle Marche. dove per prima è intervenuta la consigliera regionale di Forza Italia, Jessica Marcozzi: “Una donna dal carattere e dalle capacità eccezionali che oggi, con la sua scomparsa, lascia nel cuore di tutti noi un vuoto incolmabile ma un tragico destino non cancellerà, anzi rafforza in tutti noi l’esempio di Jole Santelli, fatto di principi, valori, tenacia e competenza. Forza Italia Marche si stringe al dolore dei familiari, degli amici di Jole e di tutti i suoi conterranei. Non la dimenticheremo ed anzi sarà ancor di più, giorno dopo giorno, un faro per la nostra missione umana e politica”.

E poi il governatore Francesco Acquaroli, che non ha avuto il tempo di lavorare al fianco della ‘pasionaria’: “Donna forte e determinata che ha dimostrato sempre un amore autentico per la sua terra e la sua gente. La Calabria perde oggi una guida esemplare e una persona perbene che ci mancherà”.

Infine, il senatore Francesco Verducci: “Una donna coraggiosa e determinata, un'avversaria politica degna di rispetto”.

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