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Ad Ancona il futuro dell'Europa. Von der Leyen detta la linea: "Meno burocrazia, più occupazione. Ho chiamato Draghi"

13 Settembre 2023

FERMO – L’Europa, quando conta, quanto pesa, quanto ci serve? Ascoltando il discorso della presidente della commissione c’è tanto da ricevere da questa Unione che troppo spesso viene criticata e che si appresta a vivere il suo anno elettorale.

Di questo si parlerà domani ad Ancona (ore 1530 palazzo della Regione) durante l’incontro ‘State of the Union, le priorità della commissione europea e il ruolo degli enti locali’. Le parole della Von der Leyen saranno la base di discussione dei governatori di Marche e Abruzzo, dei presidenti dell’Anci delle due regioni, del presidente del consiglio Latini, del componente del comitato delle regioni Putzu e del funzionario europeo Giordani. Interventi anche da parte di chi della rete Belc, che riunisce gli amministratori locali, è protagonista.

Tornando alla presidente della Commissione, è stata molto chiara: “Il periodo da qui alle elezioni è fondamentale per riflettere sull’Europa che vogliamo. Ricordiamo sempre che senza libertà da violenza non c’è parità”.

Uno dei punti chiave affrontati è quello del green deal: “Cerchiamo la transizione equa e giusta. Dobbiamo aumentare il dialogo con l’industria. Serve un modello imprenditoriale per la decarbonizzazione. Transizione è fondamentale per la competitività dell’Europa e per il lavoro delle persone”. Ha annunciato per questo investimenti nell’eolico. “Accelereremo le procedure organizzative, avremo migliori accessi ai finanziamenti, catene di approvvigionamento stabili”.

Ci sono poi delle priorità economiche: “Siamo aperti alla concorrenza, ma non alla corsa al ribasso. Quindi agiremo su tre punti: competenze, inflazione e semplificazione. E lo faremo forti del fatto che mai l’Europa è stata così forte dal punto di vista dell’occupazione, anche grazie a scelte precise, come il programma Sure e poi il Next Generation Eu.

“Oggi abbiamo posti di lavoro vacanti, il 74% delle Pmi si trova di fronte a una carenza di competenze. Nel picco della stagione turistica ristoranti e bar hanno dovuto tenere un orario ridotto per mancanza personale, come mancano infermieri e medici negli ospedali. Due terzi imprese europee sono in cerca di specialisti informatici. Ma al contempo, milioni di genitori, soprattutto madri, faticano a conciliare lavoro e famiglia”.

Tante sfide che la presidente vuole affrontare ascoltando imprese e sindacati. Ma soprattutto semplificando la vita alle Pmi, riducendo la burocrazia, anche europea. Chiedendo però” agli stati di ridurla per il 25%”. Sa che non sarà facile  e per questo ha annunciato di aver affidato a Mario Draghi il compito di preparare una relazione sul futuro della competitività europea.

“Noi dobbiamo fare tutto il necessario per mantenere il vantaggio competitivo. Viva l’Europa” conclude la presidente della commissione che ha parlato anche di immigrazione e allargamento, che vede a 30 o più Stati entro pochi anni.

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