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Movimento per le Marche. L'onorevole Silvestri punta sui civici: "Abbiamo scelto i migliori per dare risposte ai cittadini"

28 Agosto 2020

FERMO – Movimento per le Marche è la scelta dell’onorevole Rachele Silvestri, ex 5 Stelle oggi gruppo misto. “Collaborando con numerose associazioni, abbiamo deciso di metterci insieme per portare un cambiamento in regione. E lo faremo con questo movimento che riunisce il mondo della sanità, quello impegnato nei territori dove la ricostruzione non incide e quelle imprenditoriali”.

Il sostegno è netto per Francesco Acquaroli. “Una squadra molto territoriale, non abbiamo scelto persone che venivano da anni di politica, ma quelle impegnate nei loro ambiti, pronte a dare un contributo. Crediamo nel civismo che incide”.

Per vincere, nel Fermano la Silvestri ha puntato su Maurizio Piergallini e Bianca Maria Brillantini. “Sono una libera professionista che segue molti condomini. Mi metto in gioco – spiega la candidata - per portare novità e contenuto nei temi del lavoro e dell’ecosostenibilità, oltre che la protezione animali. Vogliamo essere l’alternativa a 27 anni di malgoverno, resa evidente durante il Covid dove gli ospedali si sono saturati per incapacità della politica, della gestione dell’Asur, e non del personale. Per questo puntiamo sulla riqualificazione dei presidi ospedalieri territoriali. Le idee sono tante, l’impegno sarà realizzarle”.

E poi c’è l’uomo dei cavalli, oltre che dell’artigianato locale, il presidente Clai Piergallini, che entra nel mondo del calzaturiero: “Chi ci dà lavoro per il 98% è il calzaturiero. Eravamo il distretto più importante al mondo. Dobbiamo tornare a investire sulle Pmi, alla divulgazione dell’artigianato tra le generazioni. Solo con la ripresa di questo comparto ripartono edilizia, servizi e agroalimentare, con una crescita del mondo delle doc e della qualità”.

Al fianco di Rachele Silvestri i due coordinatori Giacomo Manni, già consigliere comunale ad Ascoli, e Masha Parisciani che lavora al Madonna del Soccorso. Con loro i Repubblicani e gli Ecologisti confederati. Tonino Quattrini è un maceratese e coordina in regione il gruppo degli ecologisti nato da sei mesi unendo movimenti e associazioni che hanno come base l’ambientalismo. “Noi siamo per il cambiamento nelle Marche, scontata la scelta di Acquaroli. Di certo non potevamo puntare su un candidato che ha cementificato Senigallia. Noi seguiamo la natura e lo facciamo con chi crede in valori condivisi”.

Il messaggio è per tutti unico: “Il Fermano deve tornare al centro delle politiche regionali ottenendo risorse e appoggio ai progetti che permetteranno agli imprenditori di investire in risorse umane e innovazione”. Un focus viene aperto sulla formazione e sulle politiche attive vere “per svuotare davvero i centri per l’impiego” conclude Piergallini da uomo dell’ippica è pronto a correre, come se fosse a Cagnes sul Mer, la gara dove si sfidano i comuni fermani con quelli francesi supportati dai prodotti locali e dalle nostre bellezze.

Chiusura per Manni che presenta i due assenti: Michela Polimanti, segretaria regionale dell’Enpa, impegnata nel mondo animale, “un tema importante, tutt’altro che marginale visto che interessa anche l’ambiente urbano e la salute psicofisica delle persone”; Nazzareno Biondi da Magliano di Tenna, imprenditore edile con la passione per l’agricoltura “che ha aperto mercati immobiliari a inglesi, americani e tedeschi diventando un ambasciatore del territorio” prosegue Manni che chiosa con le infrastrutture: “Questa zona è dimenticata dalle Marche, regione che non ha un piano infrastrutturale che gli permetta di prendere finanziamenti da Cipe e Mit, cominciando dalla Mare-monti”.

Critiche finali per gli ospedali unici, frutto di una idea senza pianificazione territoriale: Abbiamo un modello sanitario senza un piano. Si è centralizzato demolendo la pluralità che invece era vincente”.  

Una sfida non semplice per un movimento neonato: “L’obiettivo è inserire qualche consigliere regionale, ma lo scopo è creare una squadra di persone competenti per portare il cambiamento. Noi siamo una squadra di lavoro. mai le Marche hanno avuto una occasione così, considerando i miliardi in arrivo. E noi vogliamo incidere, avendo scelto persone con capacità e che non vivono di politica. Una cosa è certa, a prescindere ‘Movimento per le Marche’ vivrà e proseguirà il suo percorso”.

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