FERMO – Non tutti i giovani sono uguali dentro il Partito Democratico delle Marche. Ci sono i Giovani Democratici e ci sono i giovani democratici. La differenza è nella maiuscola che identifica il gruppo rispetto alla categoria. Lo precisa Chiara Croce, segretaria regionale reggente dei GD. E lo fa per ribadire che loro, i Giovani identificabili dal logo e non dall’età, sono “imparziali”.
Nessun parere sui candidati, “ce ne sono tanti anche dei nostri iscritti che ci rendono orgogliosi”, perché la Croce è chiara: “I Giovani Democratici Marche, in quanto organizzazione giovanile autonoma, non sostengono né hanno espresso alcuna candidatura. Credo fermamente nella libertà individuale di scelta degli iscritti, sta a loro valutare e decidere chi ritengono possa rappresentarli al meglio”.
Rivendicano un percorso lontano dal ‘personalismo’ e i risultati raggiunti, a cominciare da una “comunità impegnata che mette al centro delle sue attività battaglie e temi di sinistra”. Chi a livello regionale e nazionale prosegua e li supporti non è così rilevante da prendere posizione. “Parliamo attraverso un documento programmatico che riassume i punti e le battaglie per noi essenziali, da mettere all’attenzione delle varie mozioni che si presenteranno sia a livello regionale che a livello nazionale”.
Tutto questo per Chiara Croce è “un modo nuovo di far politica, in cui si lavora sodo ed insieme per cambiare davvero le sorti di questa Regione, scevro da polemiche e arrivismi di qualsiasi tipo. Siamo sicuri che il contributo dei giovani a questo Congresso Regionale sia importantissimo e una risorsa, bisogna fondere esperienza e innovazione”.
