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Alla vigilia del Micam parla la Cna: "Servono misure straordinarie. Il settore della moda delle Marche soffre ancora"

16 Febbraio 2024

FERMO - Alla vigilia della nuova edizione del Micam, la moda delle Marche soffre ancora. Non fa eccezione il Fermano, cuore del distretto calzaturiero. Negli ultimi mesi CNA ha più volte stigmatizzato i tanti risvolti di una situazione economica articolata, caratterizzata da alti e bassi e dalla mutevolezza degli scenari internazionali.
Ad oggi la cartina di tornasole più immediata per comprendere le difficoltà delle imprese artigiane è la richiesta della cassa integrazione: “Le aziende artigiane del settore pelli-cuoio-calzature, che aderiscono al fondo FSBA, possono richiedere all’EBAM, Ente Bilaterale dell’Artigianato Marche, l’Assegno Integrazione Salariale, cioè l’ammortizzatore sociale per i loro dipendenti”.
A spiegarlo il Direttore CNA Fermo Andrea Caranfa e il responsabile CNA Federmoda Marche Alessandro Migliore: “Questa misura viene garantita per massimo di 130 giorni, vale a dire 26 settimane, nel biennio 2023-2024. Le aziende del settore stanno raggiungendo l’utilizzo massimo delle giornate richiedibili: c’è chi si sta avvicinando a 100 giorni, chi li ha superati e chi ha terminato le 26 settimane e resta senza ammortizzatore, l’unico dedicato al settore. Ricordiamo che solo per le aziende artigiane con più di 15 dipendenti è previsto l’assegno di integrazione salariale per le causali straordinarie”.
Che fare adesso?
“Questo periodo di critico mutamento – riferiscono Caranfa e Migliore - è diverso da quelli precedenti: si è in stand-by senza prospettive concrete di ripartenza e senza gli strumenti idonei che permettano alle imprese di ammortizzarne gli effetti perché, terminate le 26 settimane di cassa integrazione, cosa succede? Non dimentichiamo che i nostri distretti soffrono anche la concorrenza di regioni limitrofe che godono di Zone ad Economia Speciale”.

Sul Micam: “La fiera risulta essere sempre uno strumento utile a veicolare i prodotti e i territori nel mondo, ma è urgente trovare soluzioni per salvaguardarli e continuare a promuoverli”.
Sul futuro del distretto la CNA torna a chiedere aiuti mirati, tarati sulle caratteristiche del settore: “E’ necessario trattare questa situazione allo stesso modo in cui è stata gestita la pandemia sanitaria – propongono Caranfa e Migliore - con misure straordinarie e mirate, soprattutto a sostegno della filiera produttiva, che rischia di essere la vittima di una dinamica fortemente negativa, in cui i costi giornalieri lievitano vertiginosamente, causando cali di produzione che si traducono per alcuni in un ridimensionamento e per altri in un fermo totale”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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