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Zona franca urbana, Cis, telemedicina e quattro nuovi centri di alta formazione: ecco le mosse per rilanciare il cratere

12 Agosto 2021

AMANDOLA - Un miliardo e 780 milioni di euro per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016/2017 nel Centro Italia. altri soldi che si sommano alla montagna già prevista dal Recovery Fund, con 25 miliardi già stanziati. Nasce così il Pacchetto Sisma finanziato con il Fondo complementare al PNRR.

A gestirlo sarà la Cabina di Coordinamento integrata, composta dai presidenti delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), i sindaci delegati dalle Anci regionali, integrata dal Capo Dipartimento Casa Italia, consigliere Elisa Grande, e dal Coordinatore della Struttura di missione per il sisma 2009, consigliere Carlo Presenti, dal Sindaco dell’Aquila e dal coordinatore dei Sindaci del cratere 2009, e presieduta dal Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini.

“Si tratta di una governance multilivello, che in virtù di una scelta molto innovativa del legislatore riunisce tutte le rappresentanze istituzionali dei due crateri, e che sarà chiamata a programmare l’utilizzo delle risorse e selezionare i progetti per il rilancio e lo sviluppo di tutte le aree del Centro Italia colpite dai sismi” spiega il commissario.

Un miliardo è destinato a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”, i 780 milioni di euro per gli interventi di “Rilancio economico e sociale”. Il percorso prevede la definizione del percorso per la predisposizione dei programmi unitari, che perseguono obiettivi di transizione energetica e sostenibilità ambientale, puntando sulla formazione del capitale umano e la valorizzazione delle risorse del territorio.

Gli interventi finanziati con il primo programma (1.080 milioni di euro) riguarderanno la progettazione urbana (illuminazione sostenibile, impianti per il recupero dell’acqua, strade ecocompatibili, sistemi verdi), l’efficienza energetica degli edifici pubblici ed in particolare delle scuole, piani integrati di mobilità e trasporto sostenibile, le “smart cities”, la telemedicina, la teleassistenza, il sostegno alla prevenzione dei rischi, la promozione delle infrastrutture digitali.

La seconda linea di interventi finanzia con 700 milioni di euro l’economia ed i settori produttivi locali, attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali, delle risorse ambientali, del sistema agroalimentare, e il rafforzamento della formazione tecnica, il sostegno alle imprese culturali, turistiche e creative. “È prevista anche la realizzazione di quattro centri di alta formazione universitaria, un centro per la formazione della pubblica amministrazione, lo sviluppo delle attività di volontariato, la creazione di nuove associazioni fondiarie per lo sviluppo della filiera del legno”.

Verranno così usate queste risorse aggiuntive rispetto a quelle previste dal Piano di ripresa e resilienza da 191 miliardi di euro finanziato con il Recovery Fund europeo, che riguarda l’intero territorio nazionale. C’è poi il Cis, il Contratto Istituzionale di Sviluppo, con 160 milioni, e ci sono le agevolazioni fiscali della Zona Franca Urbana prorogare per tutto il 2021.

@raffaelevitali

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