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Raccolta rifiuti a Sant'Elpidio, il Consiglio di Stato dà ragione all'Ecoelpidiense. De Angelis: "Meno tribunali e più servizi, ma servono gare ben fatte"

21 Febbraio 2022

PORTO SANT’ELPIDIO – Soddisfazione per una sentenza attesa, ma non scontata. Ma anche voglia di rivalsa per un trattamento che ritengono li abbia danneggiati. Questo c’è nelle parole di Maro De Angelis, amministratore delegato dell’Ecoelpidiense a commento della sentenza del Consiglio di Stato del 17 febbraio.

“Dopo la sentenza del Tar Marche del 22/07/2021 che aveva dichiarato l’illegittimità dell’esclusione della nostra società dalla gara di appalto della raccolta rifiuti del Comune di Sant’Elpidio a Mare, la ditta seconda in graduatoria aveva presentato ricorso in Consiglio di Stato avverso la nostra riammissione” spiega l’Ad.

E proprio questo ricorso ha dato piena legittimità all’azienda fermana. “La vicenda è legata ad un documento presentato dalla nostra ditta in sede partecipativa, il computo metrico contenente elementi relativi alla parte economica, che per la Sua provinciale, la Stazione Unica Appaltante, non era previsto e per questo dovevamo essere esclusi. In realtà, la gara prevedeva questo documento e la Sua era intervenuta con un Chiarimento, su richiesta di un altro operatore, per modificare i documenti da presentare in sede partecipativa. Il Consiglio di Stato, accogliendo le eccezioni formulate dal nostro avvocato Carlo Nunzio Sforza, ha dichiarato con la sentenza del 17/02/2022 inammissibile l’appello”.

Il passaggio del Consiglio di Stato è netto: “Nel caso di specie, come condivisibilmente affermato dalla sentenza impugnata, per un verso non vi era una particolare difficoltà interpretativa della disposizione oggetto del chiarimento, per altro verso quest’ultimo, sotto una apparente attività interpretativa, ha, di fatto, introdotto ex novo una distinta disposizione con ben differente contenuto normativo”. Insomma, esclusione illegittima.

Fino a qui la soddisfazione giuridica, poi emerge l’amarezza: “Dispiace la presa di posizione pubblica e mediatica che due Enti come Comune di Sant’Elpidio a Mare e Provincia di Fermo si sono affrettati a prendere nonostante ci fosse già una pronuncia che sanciva l’illegittimità della nostra esclusione, peraltro operatori uscenti dell’appalto. Sarebbe stato meglio attendere l’iter piuttosto che festeggiare vittorie di fronte a un percorso ancora incerto”.

Cambierà qualcosa a livello di gestione dell’appalto elpidiense? Tecnicamente, riprende De Angelis, il Tar liquidò il ricorso dell’Ecoelpidiense con un “l’operato della SUA non è stato irreprensibile”, ma ha anche ritenuto di non annullare l’intera procedura o dichiarare illegittima l’aggiudicazione altrui. Decisione sottolineata dal nuovo presidente Michele Ortenzi con un comunicato in cui si esaltava il lavoro della Stazione Unica Appaltante.

“Stiamo valutando se tornare innanzi al Consiglio di Stato, eventualmente per avere un nuovo affidamento del servizio o quantomeno un risarcimento danni in quanto alla luce delle sentenze la nostra azienda è l’unica ad aver presentato i documenti minimi richiesti dalla gara. Ma al contempo vogliamo chiudere una storia che speriamo serva almeno a porre maggior attenzione alle procedure e al rispetto del privato che cerca di svolgere al meglio il suo lavoro”.

L’invito finale è ai criteri dei bandi: “Le gare dovrebbero dare valore alle progettualità più che agli aspetti economici, soprattutto considerando gli aumenti importanti a cui andranno incontro le aziende sia per gli smaltimenti sia per i carburanti. I Comuni, e di conseguenza le stazioni appaltanti, devono puntare alla fattibilità, senza pretendere tutto a fronte di poco. Non va mai dimenticato che l’obiettivo delle aziende che svolgono questo complesso lavoro è di garantire il miglior servizio e rendere le città più ecosostenibili” conclude De Angelis.

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