FERMO - Mentre il governatore Acquaroli riempiva di numeri taccuini e computer della stampa, il consigliere regionale di minoranza, Fabrizio Cesetti, studiava la strategia per cercare di cambiare il futuro politico delle Marche.
“Spero che si voti in autunno e non come vorrebbe la destra nel 2026. I marchigiani potranno decidere se continuare sulla via del declino tracciata dal centrodestra o dare avvio a una nuova stagione politica incentrata sulla difesa dei diritti, della salute pubblica e del rilancio dell'economia” sottolinea Cesetti.
È ottimista l’ex deputato: “Questa destra è litigiosa, si può battere considerando che no ha raggiunto un solo obiettivo di quelli preposti in campagna elettorale. Insieme possiamo archiviare la brutta pagina scritta dal 2020 in poi è possibile, a patto, però, che non si commetta l'errore di lasciare nelle mani di pochi il destino del centrosinistra. Penso che le decisioni dovranno essere prese da una comunità vera, una comunità che non è rappresentata solo dal Partito Democratico ma anche da tutti i partiti progressisti”.
Lui garantisce il suo impegno, terzo mandato o meno: “Siamo chiamati a sviluppare un percorso definito con tutta la coalizione per costruire un programma realmente corrispondente ai bisogni dei cittadini, aprendo le porte al vasto arcipelago di organizzazioni, associazioni e comitati spontanei con cui in questi ultimi anni abbiamo camminato insieme, costruendo occasioni di dialogo e confronto su temi cruciali quali la sanità, il lavoro e l'ambiente. Costruire un'alternativa credibile per un nuovo governo delle Marche è possibile” conclude determinato.