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Vaccinazione di massa sempre più vicina: autorizzata Astrazeneca. Saltamartini: "Mandiamo nelle case i medici di base"

30 Gennaio 2021

FERMO – L’annuncio è arrivato: il vaccino di AstraZeneca può essere usto anche in Italia. Il via libera dell'Aifa è quello che apre davvero alla vaccinazione di massa. Tenendo presente che l’indicazione per AstraZeneca è di usarlo per una fascia di età tra i 18 e i 55 anni. Quindi un percorso diverso da Pfizer e Moderna.

“Inizia una fase espansiva del piano vaccinale” commenta Roberto Speranza, ministro della Salute. Con l'arrivo dei nuovi sieri, infatti, l'Italia potrà contare su ulteriori 3,4 milioni di dosi entro il primo trimestre dell'anno, in attesa che Pfizer e Moderna recuperino a marzo i tagli annunciati nei giorni scorsi.

Una buona notizia destinata a modificare il piano predisposto dal governo e che sarà all'ordine del giorno nella nuova riunione, probabilmente già all'inizio della prossima settimana, tra Palazzo Chigi e le Regioni. Una riunione in cui si affronterà anche il tema delle categorie a cui somministrare prioritariamente il vaccino, come ad esempio insegnanti, forze dell'ordine e chi svolge servizi pubblici.

Oggi durante l’incontro con le Regioni sono emerse delle richieste di revisione. “Ho chiesto di raggiungere l’accordo con i medici di base per poter garantire la somministrazione domiciliare ai nostri 122mila over 80” sottolinea Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità delle Marche che ha anche chiesto “di inserire somme per poter garantire una premialità al settore della sanità, da mesi sotto stress”.

Intanto entra in gioco uno che le Marche lo conosce bene, Guido Bertolaso. La neo assessora Letizia Moratti lo ha infatti chiamato per affidargli l'organizzazione e la logistica della vaccinazione intensiva che debutterà in tutta Italia con le Primule.

Durante l'incontro, Arcuri ha fatto luce anche sulle consegne del prossimo mese. Domani arriveranno le 66 mila dosi di Moderna, che da lunedì saranno disponibili presso le regioni. Ma nell'intero mese di febbraio, insieme con Pfizer, consegnerà circa 4 milioni di dosi, alle quali si aggiungerà il milione già programmato da AstraZeneca in due consegne, il 10 e il 20 febbraio.

I vaccini, la sintesi del discorso del ministro Boccia durante l'incontro con i governatori, “devono essere garantiti e soprattutto noi dobbiamo somministrarli in tempi rapidissimi. Non possiamo abbassare la guardia fino all'entrata a regime dei vaccini - ha sottolineato -. Continuiamo a mantenere alta la pressione sulle aziende farmaceutiche per il rispetto delle forniture”.

Ad oggi in Italia sono oltre 1,8 milioni i vaccinati, con 482.838 persone che hanno ricevuto già la seconda dose. La regione più virtuosa resta la Campania, seguita da Marche e Piemonte. “La vaccinazione è ripresa - le parole di Arcuri -stiamo usando le dosi conservate e quelle che stanno arrivando per somministrare le seconde dosi”.

Febbraio, inoltre, segnerà anche l'avvio della cosiddetta fase 2 del piano vaccinale, che prevede la somministrazione agli over 80, ai quali saranno destinati, presumibilmente, i sieri Pfizer e Moderna. Dall'Unione Europea arriva poi l'annuncio dell'acquisto di 2,3 miliardi di dosi da sei aziende ricordando che “sono in corso trattative con altre società per garantire più dosi”.

r.vit.

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