FERMO – Non solo partiti da 20%, alle elezioni i partiti avranno a diposizione anche la possibilità di scegliere anche forze oggi minoritarie ma con idee molto chiare. È il caso di Unione Popolare con Luigi De Magistris. Tra i candidati c’è la fermana Diletta Parrino.
“Le tante persone che hanno firmato ai banchetti organizzati nei caldi giorni di metà agosto, per riuscire a presentare la nostra lista, testimoniano che nel popolo italiano è presente la volontà di uscire dalla finta contrapposizione di quelli che vengono definiti i “quattro poli principali” e contemporaneamente dalla farsa del “voto utile” perché “altrimenti vince la Destra” sottolinea la Parrino.
Che poi snocciola le proposte principali del programma. “Salario minimo di 10 euro lordi e un reddito di cittadinanza di mille euro al mese; tassazione progressiva, cioè rapportata all’ammontare della ricchezza, e abolizione dell’Iva sui prodotti di prima necessità alimentare”. Ma non solo, visto che un focus è dedicato al lavoro, con l’assunzione di un milione di dipendenti pubblici e l’abolizione della legge Fornero per andare in pensione a 60 anni.
“Coloro che oggi fingono di contrapporsi sono gli stessi che hanno inviato armi all’Ucraina, contrapponendosi così ad una soluzione diplomatica del conflitto e bruciando risorse che sarebbero state più utili ai lavoratori, ai servizi pubblici, agli enti locali” prosegue la Parrino che è candidata nel collegio uninominale di Fermo e Ascoli. La professoressa da anni si impegna dalla parte dei bisognosi, delle donne, di chi lavora e viene sfruttato.
“Vogliamo invertire la tendenza di un Paese in cui i diritti civili e sociali sono stati messi al margine, dove i ricchi diventano sempre più ricchi, mentre il numero di persone povere ed a rischio povertà non smette di aumentare” conclude.
