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La Pasquali compatta il consiglio comunale: "Il sindaco porti la voce della città in Regione, serve la guardia medica"

18 Marzo 2023

Porto Sant’Elpidio – “La carenza dei medici di base è un problema serie che riguarda il nostro territorio ma anche tutto il Paese. Pur nella consapevolezza che un’amministrazione locale non possa incidere sulle questioni generali nazionali, se non a livello ideale, differentemente per quanto avviene per l’Azienda Sanitaria Unica Regionale, chiedo al sindaco quali azioni si intendono promuovere per risolvere l’assenza del Servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) nella nostra città e che ne faccia richiesta di ripristino o diversa organizzazione nelle sedi adeguate”. A palare è Annalinda Pasquali capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale.

“Tutti sappiamo – aggiunge la consigliera - che il medico di base deve prestare servizio secondo gli orari del suo ambulatorio e comunque fino massimo alle 20 nei giorni feriali e fino alle 10 dei giorni prefestivi. Nei giorni festivi non eroga il suo servizio. Al di fuori dell’orario del medico di base la continuità assistenziale deve essere garantita dalla guardia medica. Fino a un anno fa presso la sede dell’Anpas di Porto Sant’Elpidio (Croce Verde) era garantita la guardia medica tutti i giorni dalle 20 alle 8 e dalle ore 10 del sabato e dei giorni festivi per tutti gli interventi necessari”.

L’assenza del servizio secondo la Pasquali “ha ricadute sui Pronto Soccorso degli ospedali viciniori, che si trovano a gestire tutti i tipi di emergenza, anche quelli che tranquillamente può gestire un medico di base. Nella nostra città, inoltre, il problema si aggrava durante il periodo estivo”.

Il presidio di Sant’Elpidio a Mare “non è assolutamente sufficiente per la popolazione di Sant’Elpidio congiunta a quella di Porto Sant’Elpidio”. Fatta questa premessa, in Consiglio ha chiesto al sindaco Nazareno Franchellucci di portare la questione all’attenzione della Regione chiedendo il ripristino della guardia medica. Inoltre sollecita il primo cittadino a proporre “una riorganizzazione del Servizio di Continuità assistenziale, anche chiedendo la collaborazione dei medici di base della nostra città con la disponibilità di una turnazione, previo riconoscimento economico da parte della regione dell’attività aggiuntiva e di aumentare il compenso del personale medico che sceglie di fare la guardia medica, perché il servizio è regolamentato a livello nazionale, ma il compenso è a capo dell’Area Vasta di appartenenza, quindi regionale”.

Una mozione di interesse generale che ha avuto il voto a favore del Laboratorio Civico, “Noi votiamo quello che serve alla città, ma prima c’eravate voi” hanno ribadito i consiglieri alla Pasquali, e l’astensione di Fratelli d’Italia, che si è sentita attaccata e ha ribadito l’impegno dell’amministrazione regionale per il Fermano.

c.f.

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