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Da Milano a Parigi, riaprono i negozi: speranze per i calzaturieri. Locatelli: "Natale e Capodanno, niente feste in piazza e messe con regole"

28 Novembre 2020

FERMO - Il nuovo Dpcm entrerà in vigore il 4 dicembre. Le ipotesi si susseguono sul cambio di colore delle regioni e il ritorno alla mobilità. Ma una cosa è ormai certa: niente ristorante a Natale e Santo Stefano. Che però torneranno ad aprirsi per pranzo durante la settimana, così come si potrà fare shopping fino alle 22. Finalmente si sta capendo che è meglio allungare i tempi piuttosto che ridurli.

“Ci troviamo in una fase dove l'incidenza è elevata e diffusa, quindi credo che le prossime settimane saranno molto critiche e decisive, ma dobbiamo rispettare i distanziamenti e le prescrizioni. Altrimenti i numeri che calano grazie ai nostri sacrifici, ripartirebbero. Per cui avremo un natale con una sua unicità”.

E cosa significhi unicità lo spiega in poche parole il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli: “È chiaro che quello che siamo abituati a vedere a Capodanno, con feste e assembramenti nelle piazze e nelle strade, è assolutamente inimmaginabile e incompatibile con la situazione epidemica. Questo va detto con assoluta chiarezza. E così il Natale 2020 sarà diverso dal solito, sperando che sia il primo e ultimo in questo modo grazie ai vaccini in arrivo”.

Sulla messa del 25 dicembre, il presidente del Css precisa: “Va detto con assoluta chiarezza: la celebrazione religiosa dovrà essere compatibile con le misure concordate già con la Cei per quello che riguarda la fede cattolica per evitare focolai e trasmissioni”.

E su questo anche il presidente dell’Iss, istituto superiore della sanità, Silvio Brusaferro chiosa: “Con questi numeri è molto difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni» in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi”.

E ripartendo Milano, che domani riaprirà 12mila negozi, anche la Francia non sta a guardare. Hanno riaperto questa mattina i negozi «non essenziali», chiusi da un mese per il secondo lockdown dell'anno. In prima linea, con preparativi cominciati da due giorni, i negozi di abbigliamento, fondamentali anche per le imprese calzaturiere fermane, con le offerte per Natale e per il Black Friday (rinviato di una settimana, al 4 dicembre), le librerie e i negozi di giocattoli in vista dei regali. I commercianti dovranno rispettare un nuovo protocollo sanitario rafforzato: “Il rispetto di queste regole da parte del più gran numero possibile di commercianti - ha raccomandato oggi la Federazione dell'abbigliamento - consentirà a tutto il settore di continuare a lavorare”.

Fra le nuove regole, la diminuzione del numero di clienti che possono essere presenti nella superficie di vendita nello stesso momento: invece di un cliente ogni 4 metri quadrati, sarà possibile ospitare nei negozi un cliente per ogni 8 metri quadrati, senza ovviamente contare il personale presente all'interno. Il governo ha precisato che «un genitore con bambini conta per una persona». Per facilitare il flusso e renderlo meno intenso, i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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