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Cesetti boccia la Latini: la sua visione di cultura è miope e priva di strategia. A rischio sviluppo e posti di lavoro

24 Aprile 2022

FERMO – Due mondi diversi. Quando parla della sua programmazione, l’assessora regionale Giorgia Latini è entusiasta. Progetti, crescita culturale, attenzione ai borghi. Ma se a intervenire è l’opposizione, in questo caso l’ex assessore Fabrizio Cesetti, la narrazione è opposta.

“Nel 2022 - spiega il consigliere Dem - registriamo un drastico taglio dei fondi che colpisce in modo particolare realtà associative ed enti locali già messi a dura prova dalla pandemia. Leggi e ai bandi che non saranno rifinanziati, mentre altri, riguardanti autentiche eccellenze come lo spettacolo dal vivo, i festival, il teatro, il cinema, la fotografia e l’arte contemporanea, saranno pressoché dimezzati”.

Questo dal punto di vista pratico, poi c’è quello politico: “Gravissima la decisione senza precedenti di presentare solamente uno primo stralcio della programmazione, anziché quella completa e annuale. Ciò, oltre a impedire a sindaci, enti e associazioni una visione di insieme sulle politiche dell’Assessorato alla Cultura, dimostra inequivocabilmente l’assenza di una strategia che porta la Regione Marche a navigare a vista”.

Per Fabrizio Cesetti è proprio una impostazione quella di Acquaroli, che non vede nella cultura una vera risorsa. “Se ne fosse servita una conferma, questa è puntualmente arrivata dall’approvazione in I commissione del Programma regionale del 2022, a cui ho convintamente votato contro. Fino al 2020, grazie alle risorse messe a disposizione di enti e associazioni dalle Amministrazioni regionali di centrosinistra, le Marche hanno potuto godere di un’offerta culturale ricca e di qualità che ha segnato una significativa crescita del tessuto sociale e culturale dei nostri territori, con progetti ed eventi di respiro nazionale e internazionale”.

Il timore è che saltino tante realtà: “Non solo con la cultura si mangia, tanto che questo settore è ormai inscindibile dal turismo e dà lavoro a migliaia di persone, ma contribuisce a far crescere valori e sensibilità che aumentano la qualità della vita delle nostre comunità. Un compito che in nessun modo può essere affidato alla miriade di leggine spot, spesso non finanziate in sede di bilancio, che la destra continua copiosamente a produrre in maniera demagogica, senza alcuna visione e originalità, per sostituire una programmazione seria, strutturata e costruita con la partecipazione di tutti gli stakeholders.

Il nostro impegno si sposta ora in consiglio, dove daremo battaglia per invertire questa visione miope e dannosa, che spinge le Marche verso un già palpabile declino”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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