PORTO SAN GIORGIO – Non c’è praticamente nulla nel progetto del lungomare che prevede lo spostamento delle tamerici che convinca Catia Ciabattoni. La consigliera del Pd di Poeto San Giorgio aveva presentato in consiglio una interrogazione sui lavori “e le risposte sono state fumose” sottolinea.
“Quello che non ha chiarito è perché si ostini non chiedere il riconoscimento di ‘filiera monumentale’ e a voler spostare lo spartitraffico con le 60 tamerici di tre metri”. Riprende le tante proteste, a più livelli cittadini, ma soprattutto punta sul rischio peer le piante: “Non si può spostare qualcosa senza sapere se sarà ricollocata. E poi farlo peer 35 posti auto, una scelta ancora meno comprensibile visto il percorso di città ecosostenibile che ha intrapreso con il limite a 30kmh”.
Per l Ciabattoni una cosa è certa: “Se si vogliono meno smog, sicurezza per i pedoni, raccordo di ciclabili perché riempire di auto quel tratto di lungomare?”. Tra l’altro ci sono anche palesi ritardi nei lavori: “Un cantiere che va a rilento, con tanto di problemi ai sottoservizi. Alla fine, per la Ciabattoni la strada è una sola.
E la rilancia sperando di trovare nel sindaco Vesprini un’apertura anche tardiva: “Mantenere il filare nell’attuale posizione. In tal modo i lavori andrebbero più spediti , si risparmierebbero risorse evitando il trapianto, si disporrebbe di una zona verde ancora più ampia e l’esigenza del recupero di pochi posti macchina troverebbe soluzione individuando un’area a parcheggio nelle immediate vicinanze”.
