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Qualità dell'aria, la battaglia di Del Monte: "Fermo non ha centraline fisse, l'Arpam rimedi. Bisogna monitorare per non sbagliare le scelte"

23 Febbraio 2022

FERMO - Com'è l'aria che si respira lungo la Statale? E a Campiglione
che, nel giro di qualche anno, cambierà pelle? E nelle zone
industriali del Fermano? Impossibile dirlo. E saperlo. Perché non ci
sono centraline fisse di monitoraggio. Quelle dell'Arpam, i cui dati,
ogni anno, vengono analizzati da Legambiente per stilare la classifica
dei capoluoghi di provincia con la qualità dell'aria migliore e
peggiore. Dove Fermo non compare perché di dati da far analizzare non
ne ha. A sollevare la questione è la federazione provinciale di
Articolo Uno, che ha scritto ad Arpam, Regione, Provincia e Comuni del
Fermano, per chiedere di «colmare tale incomprensibile lacuna e così
restituire al territorio detti rilevatori e in congruo numero», senza,
però, per adesso, ricevere risposta. «Ci chiediamo quali siano state
le difficoltà che abbiano impedito nel tempo di valutare le perfomance
ambientali del nostro Comune e capoluogo di provincia.
Presumibilmente, i motivi per cui il Comune di Fermo non avrebbe mai
redatto integralmente il questionario fornito, e di conseguenza non
sia mai stato preso in considerazione, saranno forse anche
nell’assenza di centraline, o di centraline attive», dice il
segretario provinciale di Articolo Uno, Alessandro Del Monte. Il
problema – prosegue – riguarda sì Fermo, ma anche il resto della
provincia. Che è l'unica, nelle Marche, a non avere centraline fisse
(in quella di Ancona ce ne sono otto, in quella di Ascoli Piceno
quattro, in quella di Pesaro e Urbino tre, in quella di Macerata due).
Quella che, qualche anno fa, era stata messa a Campiglione, infatti,
non produce dati. Stesso discorso per quella di Porto Sant’Elpidio. Da
qui, l'appello di Articolo Uno a istituzioni, politica e associazioni
per «condividere una battaglia su un diritto nell’interesse di tutta
la comunità provinciale». «Senza la possibilità di alcun monitoraggio
continuativo nel tempo e relativi dati statistici sulle aree
maggiormente rappresentative, risulterà difficile ragionare
compiutamente di ambiente, transizione ecologica e impatto dei vari ed
eventuali inquinanti sulla salute pubblica. Così come impraticabili
saranno i provvedimenti consapevoli circa ogni pianificazione
territoriale», ragiona Del Monte. E fa l'esempio di Campiglione che,
da qui a qualche anno, vivrà una vera e propria trasformazione, senza
che «si sia tenuto conto dello stato attuale della qualità dell'aria e
senza uno studio prospettico».

Francesca Pasquali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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