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Porto Sant'Elpidio, la nuova raccolta rifiuti fa acqua. Marcotulli: "Il bando è pieno di errori, pagheremo di più"

2 Dicembre 2021

PORTO SANT’ELPIDIO - Il piano di gestione integrata dei rifiuti non convince Giorgio Marcotulli, consigliere di Fratelli d'Italia. “A breve verrà approvato in Giunta e poi si andrà a gara. L’assessore Daniele Stacchietti ribadisce che i costi non aumenteranno”. Ma in commissione sono emersi altri elementi.

“Noi oggi spendiamo 950mila euro all’anno per il conferimento in discarica dei rifiuti, extra appalto. Somma che fa parte dei 3,7 totali che spendiamo ogni anno come Comune. Ora il comune immagina di spenderne solo 660mila euro per la discarica (Fermo o Torre San Patrizio), inserendo la voce dentro il bando con un forfait”.

Questo non convince Marcotulli: “Loro sostengono che sia possibile ottimizzando la differenziata. Ma noi già viaggiamo vicini al 70%, non è qualche punto percentuale che abbatte la spesa come sperato. Quindi, se il costo reale sarà più alto dei 660 mila euro previsti temo che poi gli accordi col gestore possano saltare”.

Cosa può fare l’azienda se i conti non tornano? "O va in causa, pluriennale, o comincia con il taglio dei servizi, riducendo la qualità o i tempi di risposta. Come successo in comuni non lontani da noi” prosegue. Perché rischiare tutto questo? “Per ‘vendere’ un risparmio e la possibile tariffa puntuale, che significherebbe meno produci, meno paghi. Ma se l’appalto è forfettizzato, 3,8milioni all'anno, e la Tari si paga in base al prezzo del servizio, come si può far risparmiare il cittadino e il Comune?” prosegue il consigliere.

La soluzione giusta sarebbe fare un bando per la gestione della raccolta e uno per la tariffa di smaltimento, un tot al chilo. "In questo modo se si riduce la quantità dei rifiuti, cala la spesa dell’amministrazione e quindi la quota pro capite per il residente”. Idem per il contributo Conai, che è un risparmio inserito a sua volta in maniera forfettizzata nel bando.

“Tutto questo non torna. Come non è logico inserire l’ecocentro e i suoi 380mila euro di realizzazione dentro il bando, era meglio farlo da soli attingendo a finanziamenti, come ha fatto Ascoli Piceno che ha ottenuto 180mila euro a fondo perduto dalla Regione. Questo fanno i comuni virtuosi, non riempiono un bando di tutto e di più rendendolo anche utopistico e rischioso, ovvero che aziende di qualità non passano partecipare perché qui ci sono molti oneri e poco guadagno. Era meglio blindare la qualità del servizio” conclude il consigliere.

Raffaele Vitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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