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Pompozzi e Canigola: a Fermo apprendimento senza barriere. Premio 'inclusione 3.0' al piano pensato con l'Aid

21 Marzo 2021

FERMO - Quasi cinque anni di impegno per non lasciare indietro nessuno, a scuola e a casa. Ha vinto il premio “Inclusione 3.0”, il progetto “Osservatorio per l’inclusione” della Provincia di Fermo e dell’Aid (Associazione italiana dislessia) Fermo.

Il riconoscimento, giunto alla quarta edizione e consegnato l’altro ieri, è stato assegnato dalla Commissione scientifica dell’Università di Macerata. «Insieme all’Aid Fermo – spiega la presidente della Provincia, Moira Canigola –, abbiamo voluto presentare il progetto sull’inclusione scolastica che portiamo avanti da dieci anni e che ha come punto di forza la rete che si è venuta a creare tra le istituzioni che formano l’Osservatorio permanente sui disturbi specifici dell’apprendimento e dell’inclusione scolastica».

Il premio è rivolto ad associazioni e organizzazioni nazionali e internazionali che si sono distinte per aver attivato percorsi e progetti di integrazione per le persone con disabilità. Il progetto presentato da Provincia e Aid racconta l’attività dell’Osservatorio, nato nel 2016 e diventato punto di riferimento per le famiglie e le scuole del territorio.

«Dal 2020 – fa sapere il vicepresidente della Provincia, Stefano Pompozzi – Provincia, Aid Fermo e gli enti che collaborano a questo progetto, forti della positiva esperienza e dei risultati ottenuti, hanno deciso di allargare il campo di azione, per promuovere l’inclusione di tutte le alunne e gli alunni che presentano delle fragilità».

È nato così l’Osservatorio permanente per i disturbi dell’apprendimento e per l’inclusione scolastica, con sede all'interno del Servizio pubblica istruzione della Provincia e di cui fanno parte Provincia, Aid Fermo, Area vasta 4, Ambiti territoriali sociali 19, 20 e 24, scuole polo per l’inclusione del territorio fermano e Isc Interprovinciale dei Sibillini.

Tra i partner più attivi, c’è, appunto, l'Associazione italiana dislessia di Fermo, che – spiega la prof.ssa Lucia Iacopini –, dal 2011, collabora attivamente al progetto per dare risposte concrete ai bisogni degli studenti che presentano disturbi specifici dell’apprendimento, delle loro famiglie e delle scuole. Perché una scuola inclusiva innalza la qualità dell’apprendimento di tutti».

F.PAS.

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