FERMO – La fondazione Carifermo ci crede nella Metrotranvia Mare-Monti. Il Comitato che sta cercando di convincere la politica a recuperare l’antico tracciato della Ferrovia Adriatico-Appennino (1908-1956) con un sistema ad alta tecnologia, ha incassato il placet di Giorgio Girotti Pucci.
Al tavolo si sono seduti con il presidente della Fondazione i componenti Luigi Silenzi, Federico Spagnoli ed Elvezio Serena. “Siamo convinti – hanno ribadito – che per i 90mila residenti ha un grande vantaggio. Si tratta di un’opera di alto significato culturale, sociale e ambientale. Oltre a favorire la mobilità ordinaria e ridurre l’inquinamento, attirerà turisti da tutta Europa, che potranno raggiungere il Parco nazionale dei monti Sibillini in modalità rispettosa dell’ambiente e del paesaggio”.
Chiaramente Girotti Pucci non ha preso impegni, perché prima vuole discuterne con il Consiglio della Fondazione, ma è pronto a sostenere lo studio di fattibilità insieme con la Provincia di Fermo. Che personalmente contatterà chiamando il presidente Michele Ortenzi “per valutare la migliore strada da percorrere per raggiungere, insieme, l’obiettivo nel più breve tempo possibile”.
Il consiglio finale del numero uno della Fondazione Carifermo è di coinvolgere la regione Marche, visto che i fondi del Pnrr passano per Ancona, e la Camera di Commercio guidata da Gino Sabatini.