Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

La metropolitana di superficie a idrogeno piace a tutti: storia, turismo e mobilità da P.S.Giorgio ad Amandola

5 Febbraio 2022

FERMO - “Un collegamento moderno, agile, per connettere mare e monti, un esempio a livello nazionale ed europeo, un modo per apprezzare quello che c’è. Il tracciato è quello storico del trenino, è l’occasione per dare un futuro ai giovani con la tecnologia”. Non ha dubbi Elvezio Serena, storico presidente di Italia Nostra Fermo, oggi tra le anime del neonato comitato della Metrotramvia Mare Monti.

Un progetto ambizioso che sta prendendo forma, grazie all’impegno di tanti professionisti e alla volontà delle amministrazioni che hanno cominciato a mettere nero su bianco atti di indirizzo. L’idea, lanciata i tempi lontani dalla Cna di Fermo, ha una base molto solida dentro il Centro studi Carducci, Legambiente e altre realtà.

“Sarebbe una soluzione per il pendolarismo degli studenti, il trasporto delle merci e tante altre situazioni che potrebbero riallacciarsi alla ferrovia nazionale. Bisogna tornare al ferro e abbandonare la gomma, pensiamo alla valorizzazione turistica della vallata, abbiamo potenzialità turistiche immense, un turismo di qualità, di elevata cultura” ribadisce Spagnoli.

Che sia un piano interessante lo conferma il presidente della Provincia, Michele Ortenzi: “Non c’è tempo da perdere, dobbiamo subito capire se ci sono le risorse e realizzare lo studio di fattibilità. Il bilancio della provincia non ha questa somma, magari valutiamo di coinvolgere la Steat, interessata allo sviluppo del trasporto gomma-rotaia”.

La Metrotramvia potrebbe essere alimentata dall’idrogeno, come già avviene in altri Paesi europei. “Riusciremmo anche a recuperare la vecchia tratta ferroviaria che da Porto San Giorgio arrivava ad Amandola” riprende Serena.

Che la logistica sia fondamentale è evidente a tutti e le strade non potranno soddisfare la provincia. Ci crede Fermo, lo conferma all’assessora all’Urbanistica Maria Antonietta Di Felice: “Privati e banche, oltre alla Steat, potrebbero essere interessate in un progetto che è visionario e fattibile”.

Non ha dubbi Amandola, tra le prime amministrazioni a sposare il progetto: “Sarebbe un passo importante nel riequilibrio del territorio, serve la mobilità dolce, cosa su cui i Sibillini puntano potenziando anche il ciclo collegamenti”.

È a fine mandato, ma dà il suo placet Nicola Loira, che da Porto san Giorgio vedeva partire il treno: “Il fatto che qui ci siano tanti sindaci è la riprova di un territorio che se vuole sa muoversi in maniera unitaria. Il territorio deve crederci”.

Print Friendly, PDF & Email
Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram