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Distretto del cappello, brandizzare gli artigiani si può: Paje, Poli e Brand Festival si uniscono per Montappone

20 Luglio 2023

MONTAPPONE – ‘Essere marca nelle Marche’ è un po’ lo slogan che accompagnerà Poli, il progetto che unisce il Brand Festival e la Cna di Fermo a Paje, il festival di Montappone diretto da Ludovico Peroni che porta la tradizione nel futuro.

Andrea Caranfa, direttore della Cna di Fermo, ha voluto fortemente concretizzare il percorso avviato dal predecessore Alessandro Migliore. A tal punto che il nuovo presidente nazionale della Cna, Dario Costantini, sarà a Fermo il 28 luglio, la sua prima uscita in provincia a Montappone.

Un format innovativo in cui si parlerà di formazione con il presidente nazionale, la regione Marche e i direttori delle varie territoriali di affrontare i nodi della manifattura. “Sarà presente l’assessore alle Attività Produttive, Andrea Maria Antonini. Ci sarà una tavola rotonda sul ricambio generazionale con le due generazioni dei Sorbatti e dei Tirabasso, oltre a Paolo Silenzi non come presidente regionale ma come imprenditore calzaturiero. Le conclusioni affidate a Dario Costantini, che prima visiterà aziende e museo del cappello”.

E se si parla di cappello bisogna partire da Montappone: in zona 71 imprese attive con 512 addetti nel Fermano. Le altre province contano 85 aziende con 589. “Abbiamo scelto il 28 luglio perché ci inseriamo nel festival Paje che ha come slogan ‘da un filo di grano nasce la storia del paese e di un territorio’. Artigianalità, manualità e prodotti alimentari per tre giorni protagonisti.

LE ISTITUZIONI

Siamo cresciuti in qualità, ribadisce il sindaco Mauro Ferranti. “Sono felice che il nostro festival si arricchisca di questi contenuti economici e politici. I nostri giovani hanno saputo fare da traino a un percorso importante. Non ci siamo focalizzati solo sulla festa paesana, ma abbiamo ampliato l’orizzonte, cercando di guardare avanti collegando le tradizioni al presente. Anche per questo la Cna ci ha affiancato, attenzionando ancora di più il distretto. Questo accresce l’autostima, ma ci responsabilizza”.

La manifattura è l’oro del territorio: “Dal filo di grano al benessere, questo è il percorso che il cappello ha fatto fare al territorio. Anche per questo siamo parte del gran tour dele Marche di tipicità che ci ha permesso di entrare anche nel sito Italia.it che è visibile in tutto il mondo”.

Sindaco che può contare sul suo vice, Clementi che è direttore del museo e addetto alla ricostruzione storica della lavorazione del grano durante Paje. “Ho vissuto l’evoluzione delle aziende che dalla paglia sono passati al tessuto, alla pelle, al panno. Il museo sarà aperto e visitabile, per comprendere l’evoluzione grazie ai macchinari presenti”.

BRAND FESTIVAL E CAPPELLI

Stella Alfieri segue tutto il blocco comunicazione legato a ‘Poli’, il progetto nato dalla collaborazione tra il Brand Festival e Cna Marche. Partito da Jesi è diventato un riferimento nazionale e ora lavora su poli produttivi in accordo con l’associazione degli artigiani. Il primo evento a Senigallia sulla città gourmet, poi a Pesaro al museo Benelli per la terra dei motori. Il Fermano punta sul cappello.

“Paje porta una visione nuova, un approccio dinamico e ampio che poi supporteremo con professionisti della comunicazione. Tutto si aprirà con una maratona creativa al mattino, poi il pomeriggio dalle 16, bisogna prenotare il posto, a Palazzo Ricucci incontro con relatori d’eccezione, a cominciare da Michelangelo Tagliaferri che metterà al centro il valore che genera il territorio. Poi la tavola rotonda istituzionale guidata dall’assessore Antonini” spiega Alfieri, responsabile del settore comunicazione terziario avanzato.

Nel dettaglio entra Graziano Giacani, Brand festival. “Noi nasciamo con l’obiettivo di riscrivere pagine di comunicazione. Noi mettiamo al centro l’identità e non la persuasione, partendo dalla verità che genera unicità”. Di una cosa è convinto il direttore del Brand Festival: “Una buona comunicazione può trasformare l’artigiano in un brand, soprattutto usando i social. Si può andare oltre il terzismo. E ci riusciremo portando creativi e comunicatori da tutta Italia”.

 Per farlo, si parte con una maratona creativa: “Il 28 luglio ci saranno 37 creativi dal centro Italia che si muoveranno in sei squadre che entreranno in sei cappellifici e daranno uno sguardo inedito all’imprenditore”.

E poi tanto altro grazie a Poli che “ci farà parlare dei tratti distintivi del distretto per poi arrivare alle singole aziende grazie a Tagliaferri, Alessandra Vizi che parlerà di come attirare i giovani in produzione, e Fausto Missoni che invece si occuperà del raccontare il saper fare nel mondo”.

COSA RESTERA’

“Non vogliamo creare un evento da circo” ribadisce Giacani. “L’impegno è iniziare un percorso, ma ci vuole la volontà anche della parte imprenditoriale. Per questo entreremo nelle aziende, per iniziare un confronto concreto. Poli è invece un evento nazionale. Lasceremo un prototipo di cappelliera per il distretto”.

E sarà merito di Paje: “Non siamo la festa del cappello, pur accogliendola e pur veicolando la ricostruzione storica. Paje cambia ogni anno, noi parliamo di branding territoriale. Paje è un logo, è uno slogan che parla di distretto. La paglia è una possibilità di creazione, per questo è più di un copricapo, può essere tante cose” riprende Peroni.

La chiosa è di Caranfa: “Il festival è un modo per dire che l’artigiano è cool”.

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