FERMO - A poche ore dal consiglio comunale aperto sulla sanità e dalla serata con protagonista Eric Gobetti, il consigliere di maggioranza Nicola Lucci ‘si schiera’ con l’Anvgd e bacchetta l'amministrazione del sindaco Paolo Calcinaro, di cui è fedele sostenitore in aula. E lo fa, ancora una volta, in merito al tema del patrocinio all’iniziativa dell’Anpi in cui si parlerà, a questo punto la domanda è come?, di Foibe e ovviamente di ‘Uso e consumo della storia: una narrazione consapevole”.
“Da una parte il comune partecipa al giorno del Ricordo, che è stato istituito da una legge nazionale la n.92 del 2004, “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, dall’altra patrocina eventi che inizialmente propongono delle tematiche sulle foibe per poi virare su altre, quando viene richiesto un confronto aperto con le associazioni degli esuli giuliano dalmati, mi aspettavo dall'associazione proponente una maggiore chiarezza” sottolinea Lucci.
Che è consapevole di come “la storia risulta essere sempre una complessa matassa da districare, soprattutto quando le ideologie prendono il sopravvento e certamente la chiamata di uno storico definibile “di parte”, non permette lo sviluppo di un dibattito che abbia il fine della pacificazione nazionale”.
Di fronte a questo, alla presa di posizione della sinistra, “mi rammarica la mancata volontà, da parte dell'amministrazione comunale, di togliere il patrocinio all'evento. Tale dispiacere si amplifica con le dichiarazioni dell'Anvgd per l'eventuale spostamento da Fermo del momento di riflessione e di unità nazionale che si svolge annualmente il 10 febbraio a largo Vittime delle Foibe”.
