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Capitale italiana della Cultura, il super 2024 di Pesaro: da Marina Abramovic a Sakamoto, da Recalcati a Baglioni. Parte tutto con Mattarella

7 Dicembre 2023

PESARO  – Scalda i motori la capitale della Cultura 2024. Il sindaco Matteo Ricci ha presentato, dal palco del Maxxi di Roma, affiancato dal governatore Francesco Acquaroli e dal ministro Gennaro Sangiuliano, il primo blocco di eventi che caratterizzeranno il programma che il sindaco ha voluto dipanato in tutti i 50 comuni della provincia che Pesaro guida.

Dalla performance «The Life» di Marina Abramović a «Kagami», ultima creazione di di Riūichi Sakamoto e Tin Drum, concerto interamente in realtà virtuale; dalle 'lucciole’ ecosostenibili «Spark» di Studio Roosegaarde a «Twin Color» di Murcof e Simon Geilfus; dalla ricerca di Rimini Protokoll al CaterCapodanno, che saluterà il 2024. E poi ospiti come Liliana Segre, Ingrid Betancourt, Drusilla Foer, Arturo Brachetti, Claudio Baglioni, i Pinguini Tattici Nucleari, Massimo Recalcati con Kum! Festival, che ha lasciato Ancona, giornalisti e politici, senza dimenticare ovviamente Gioachino Rossini.

Un ricco programma in costruzione che comprende grandi ospiti internazionali, anteprime mondiali e nazionali, ma anche centinaia di eventi sul territorio tra musica, arte, tecnologia e sostenibilità nel segno della Pace, presentato oggi al Maxxi di Roma.

A convincere la commissione nazionale fu il dossier ‘La natura della cultura’ con cui la città marchigiana, grazie al grande lavoro del vicesindaco Daniele Vimini, si è aggiudicata il titolo e anche quello del programma complessivo, con il simbolo del ginkgo biloba, pianta esotica che è riuscita a sopravvivere alle radiazioni di Hiroshima, simbolo della pace, e i colori dominanti giallo e azzurro, quelli della città di Kharkiv, a cui Pesaro ha dedicato la vittoria.

“L’occasione che capita una volta sola. Abbiamo deciso – ha spiegato Ricci – di puntare sulle nostre unicità culturali, ambientali, imprenditoriali, enogastronomiche per cambiare il modello di sviluppo della città per i prossimi 10 anni e farla affermare come città della cultura”. La speranza, come tante altre città medie, è di intercettare anche quel mondo che cerca cultura e trova Firenze e Roma in overbooking.

Il tutto partirà con la cerimonia di inaugurazione il 20 gennaio 2024 con il presidente Sergio Mattarella alla VitriFrigo Arena: “Una festa no stop e il concerto di Max Gazzé”. Tutte le manifestazioni della città avranno una impronta «da Capitale» dal «Buon Compleanno Rossini» quando il 29 febbraio verrà inaugurato l'Auditorium Scavolini, alla Mostra del Nuovo Cinema, al Rossini Opera Festival. “Un evento come questo – le parole di Acquaroli - darà visibilità a tutto il territorio, compresi i nostri borghi, diversi gli uni dagli altri”.

In sintonia con il pensiero di Ricci è il ministro: “La Capitale Italiana della Cultura serve ad accendere per un anno intero i riflettori su luoghi importanti, ma che non sono iconici come Roma, Firenze, la mia Napoli. A differenza di altri Paesi, l'Italia può mettere in campo 30, 40, 50 località ciascuna delle quali esprime un'identità forte e importante. La cultura è un elemento importante della qualità della vita dei cittadini”. 

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