FERMO - Aziende del settore turistico nel mirino dell’ispettorato del lavoro. Tra lamentele varie, “No si trova personale”, c’è però chi i dipendenti pensa di farli lavorare senza metterli in regola.
Sabato, durante uno dei controlli, gli ispettori hanno scoperto nel settore turistico-alberghiero sei lavoratori irregolari, in nero. Non solo, uno di loro aveva pensato ben di tenersi il reddito di cittadinanza e di arrotondare, con la compiacenza del datore, lo stipendio.
L’ispettorato ha sede ad Ascoli piceno, ma è molto attivo nelal provincia di Fermo per fermare le indebite percezioni di misure economiche di sostegno del reddito, dalla Cassa Integrazione, in particolare quella Covid, al reddito di cittadinanza.
Chiaramente, come primo provvedimento, è scatta la segnalazione all’Inps per revocare il reddito di cittadinanza al lavoratore in neo. Ma non solo, visto l’alto numero di irregolari, gli ispettori hanno sospeso
sospeso l’attività, in quanto il personale in nero raggiungeva il 50% del totale, ben oltre la soglia del 20% che limita la punizione a sanzioni pecuniarie. Dai controlli è emerso che le violazioni per lavoro nero ammontano ad un totale complessivo di 21 mila euro di sanzioni.