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Rapinatore armato di siringa finisce tra le braccia della Polizia: indagini lampo e vincenti a Lido di Fermo

1 Aprile 2022

di Francesca Pasquali

FERMO - Ha provato a rapinare due donne nel giro di pochi giorni, in un
caso, dicendo che la siringa che teneva in mano era infetta dal virus
dell'Hiv, nell'altro, sostenendo di avere con sé una siringa infetta,
ma senza mostrarla. È stato denunciato per tentata rapina aggravata il
50enne di Lido di Fermo che una decina di giorni s'è introdotto nel
garage di una donna, nel quartiere della costa fermana, minacciandola
con un una siringa e cercando di rubarle la borsa. Approfittando di un
attimo di distrazione del rapinatore, la donna si è difesa e, dopo una
breve colluttazione, l'uomo, che aveva il volto travisato, ha perso di
mano la siringa ed è scappato. Nel frattempo, allertato dalle grida
della donna, è sopraggiunto un passante che ha tentato di inseguire il
rapinatore, che è, però, salito su un motorino parcheggiato nelle
vicinanze ed è scappato. I poliziotti arrivati sul posto hanno
sequestrato la siringa e acquisito i primi elementi, fino a
individuare la targa del motorino e a risalire al rapinatore, con
precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.
La dinamica ha permesso alla Polizia di denunciare il 50enne anche per
un tentativo di rapina, avvenuto qualche giorno prima, sempre a Lido
di Fermo. In quel caso l'uomo, appostato nelle vicinanze, aveva visto
una donna e un bambino salire su un'auto e aveva aperto la portiera,
minacciando la giovane mamma e chiedendole con insistenza di
consegnargli tutti i soldi che aveva con sé, dicendole di avere una
siringa infetta che, però, non ha mostrato. La donna ha risposto di
non avere contanti, facendo vedere al rapinatore il contenuto del
portafoglio. A quel punto, l'uomo s'è innervosito e ha frugato nel
cruscotto dell’auto alla ricerca di oggetti da rubare, senza trovarli,
e ha chiesto alla donna di mostrargli il contenuto della borsa, dove
non c’erano oggetti di valore. Solo allora l'uomo si è allontanato in
moto. La ricostruzione degli investigatori, anche sulla base delle
dichiarazioni della donna, che aveva memorizzato il viso del
rapinatore, in parte nascosto da un casco, e la sua inflessione
dialettale, ha permesso di individuare, pure grazie alle immagini
delle telecamere di videosorveglianza, il malvivente.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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