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Open day senza file a Montegranaro: avanzati trecento vaccini. Ubaldi: logistica vincente e una trentina di prime dosi

22 Gennaio 2022

MONTEGRANARO - Faceva freddo stamattina presto a Montegranaro. I campi, di qua e di là della strada per arrivare in paese, erano coperti di brina. Un freddo rigido e un cielo terso, sopra ai primi che si sono messi in fila per fare il vaccino.

Il terzo open day per i non prenotati l'Area vasta 4 l'ha organizzato nell'ex ospedale veregrense (un altro ce ne sarà sabato prossimo). Ma, davanti al tendone della Protezione civile, stamattina, non c'era la fila chilometrica che s'era vista a Fermo due settimane fa e neppure quella, ben più corta, di sabato scorso. A Montegranaro la gente è arrivata con calma. Ed è andata avanti così fino a sera. Alle 18, il freddo era ancora più itenso, eroici i volontari dela protezione civile al triage esterno, precisi e mai stanchi medici e infermieri all’interno.

Niente calca all'ingresso, al punto che il consiglio del sindaco Endrio Ubaldi di occupare i parcheggi delle scuole, per lasciare a chi ha problemi a camminare quelli davanti all'ex ospedale non è alla fine servito. Perché, anche lì, di posti vuoti ce n'erano.

Chi arriva aspetta stringendosi il cappotto o in macchina. Prendono il numero e si mettono in fila. Chi non l'ha già fatto compila il modulo. Vengono chiamati a gruppi da cinque. Si spostanno sotto il tendone, dove ci sono le sedie. Poi, uno dopo l'altro, entrano nel distretto, dopo aver misurato la temperatura. Settecento i vaccini a disposizione. All'ora di pranzo ne erano stati somministrati 170, a persone quasi tutte del paese. Perlopiù terze dosi. Le prime si contavano sulle dita di una mano. «Solo uno, il primo, appena abbiamo aperto», diceva una volontaria della Protezione civile attorno alle 9.30. Ma, col passare delle ore, la situazione cambia. Se è il segno che gli over 50 che si sono convinti a vaccinarsi ormai l'hanno fatto, lo si capirà nei prossimi giorni. Dato che, dal 15 febbraio, scatteranno le multe per quelli che non si sono messi in regola con l'obbligo.

Alle 18 i vaccini somministrati sono poco meno di 400, 30 le prime dosi. “Non sono state le restrizioni a convincermi. Anzi. Mai stato no vax, ma avevo molti timori. Ma ora la paura per Omicron – spiega un trentenne arrivato da Sarnano - è superiore. E poi mi è nato da poco un figlio, meglio essere tutti più sicuri. La mia compagna l’ha fatto un paio di settimane fa, ha dovuto aspettare 5 ore, io pochi minuti, mi sa che se ci fosse stata la fila sarei andato via. E invece, ora sono qui”.

Le dosi a disposizione erano settecento, quelle avanzate saranno usate nei prossimi giorni. Del resto il centro vaccinale di Montegranaro, che ha un’ottima logistica, con due medici normalmente in servizio contro i 4 dell’open day, funziona. “In dieci giorni di aperura sono state 1877 le prenotazioni e 668 le dosi somministrate di cui 38 prime dosi” sottolinea il sindaco Endrio Ubaldi che ha monitorato l’open day, affiancato dalla vice Marinozzi, dall’onorevole Mauro Lucentini e dal disaster manager Francesco Lusek, che sta seguendo il progetto della nuova sede veregrense per protezione civile e vigili del fuoco volontari.

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