FERMO - Alcuni giorni fa la Squadra mobile di Fermo, seguendo una pista investigativa, ha eseguito una
perquisizione in un’abitazione sita lungo la costa fermana, avendo il fondato sospetto che all’interno
dell’appartamento fossero detenute illegalmente armi da fuoco.
Nella casa, abitata da un cittadino nord africano, ai poliziotti della Squadra Mobile non sfuggiva il
particolare di alcune impronte su una botola del controsoffitto del bagno. L’intuizione si rivelava corretta, poiché all’interno di tale nascondiglio venivano rinvenuti tre documenti, specificamente un passaporto, una carta di identità ed una patente di guida, tutti emessi da autorità italiane ed intestati ad altro soggetto nord africano.
L’accurato esame svolto permetteva di accertare che tutti e tre i documenti erano falsi, seppur di pregevole fattura, volta ad ingannare i controlli.
Inoltre i poliziotti della Squadra mobile rinvenivano due pistole, una a salve, riproducente un’arma
semiautomatica con caricatore rifornito ed una da soft air con il relativo munizionamento.
Il cittadino nord africano presente nell’abitazione, algerino, trentacinquenne, veniva tratto in arresto per
detenzione di documenti di identificazione falsi.
Il giorno seguente l’arresto veniva convalidato dall’Autorità giudiziaria che disponeva nei confronti dello
straniero le misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G. e dell’obbligo di dimora nella città
rivierasca in cui era stato arrestato.
