PORTO SANT’ELPIDIO - Svolta nelle indagini legate alla morte di Mithun Rossetti, lo studente universitario di 26 anni trovato senza vita impiccato nell'agosto del 2016 nella dependance di una villa a Porto Sant'Elpidio.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Fermo, Maria Grazia Leopardi, ha accolto la richiesta della famiglia della vittima e ha riaperto il caso disponendo che si dovranno fare nuove e più approfondite indagini sulla tragica morte del giovane. Che dunque sta assumendo sempre di più i contorni di un omicidio.
90 GIORNI DI INDAGINI
La procura ora ha novanta giorni di tempo per fare gli accertamenti richiesti dagli avvocati Federico Valori, Rossano Romagnoli e Benedetta Tommasoni che assistono la famiglia del ragazzo e che il gip ha condiviso in pieno.
Alla tesi del suicidio i familiari non hanno mai creduto e per questo i legali si sono opposti alla richiesta di archiviazione del caso che era stata formulata dalla procura per il procedimento di omicidio volontario aperto contro ignoti a seguito della denuncia-querela presentata nel giugno 2019 dalla stessa difesa della famiglia Rossetti. Per loro, in sostanza, Mithun è stato ucciso.
Il giudice ora ha sciolto la riserva e accolto in pieno le osservazioni dei legali stabilendo che si facciano accertamenti informatici con più aggiornati sistemi di ricerca, ulteriori indagini tossicologiche e, soprattutto, una nuova audizione dei testimoni già sentiti nella fase istruttoria avendo cura che questi non siano assistiti da nessun legale di fiducia a meno che non siano indagati per il reato di falsa testimonianza.
NUOVI TESTIMONI
Si dovranno anche sentire dei testimoni che fino ad oggi non sono stati presi in considerazione nel corso delle indagini. "Dopo quasi cinque anni - spiegano i tre avvocati in una nota - ciò che era di palese evidenza fin dal primo momento, viene riconosciuto e consacrato in un provvedimento giudiziario. Per fare piena luce sulla tragica vicenda che ha coinvolto il povero Mithun ci preme trasmettere l'accorato appello della signora Lorena, del signor Sergio e della sorella Putrika rivolto a coloro i quali sono stato ben individuato dal gip affinché sfruttino quest'ultima possibilità per dire finalmente quanto a loro conoscenza e comportarsi da uomini".
IL FATTO
La vicenda che ha portato alla tragica morte di Mithun inizia intorno alle 22 del 6 agosto 2016. E' a quell’ora, infatti, che Mithun esce da casa per vedere due sue amiche di Treia in un locale a di Civitanova.
Dopo aver ricevuto un messaggio però cambia programma e va a Porto Sant'Elpidio in uno chalet, al Tropical. Lascia il locale in fretta verso le sei del mattino, ha un incidente alla rotatoria sulla Statale Adriatica poi abbandona la Fiat Panda che guidava e raggiunge l'abitazione.
Un residente riferisce di averlo visto mentre cercava di prendere dei vestiti. Il corpo di Mithun viene ritrovato impiccato nel primo pomeriggio di domenica 7 agosto 2016 nella dependance di una villa in località Castellano.