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Mangialardi: no a Berlusconi presidente

18 Gennaio 2022

*Durante la direzione nazionale, il segretario Letta è stato molto chiaro e mi sembra abbia ben delineato il profilo del nuovo presidente della Repubblica sui cui le forze politiche dovrebbero concentrarsi al fine di consentire all'Italia di mantenere la credibilità internazionale guadagnata nel corso degli ultimi due anni.

E, soprattutto, per garantire al Paese una guida autorevole verso l'uscita dall'emergenza sanitaria, di cui la vigilanza sulla corretta programmazione delle risorse conquistate dal governo giallo-rosso 2020 rappresenta l'elemento essenziale. Insomma, ciò che serve è un vero e proprio garante del futuro delle nuove generazioni

Questa figura non può corrispondere a quella di Silvio Berlusconi, uomo politico ultra divisivo e radicalmente di parte, sia in Italia che in Europa, ma soprattutto lontanissimo dalle attitudini richieste alla figura del Capo dello Stato, come dimostra chiaramente la sua storia politica. Storia che Berlusconi, peraltro, non ha mai rinnegato.

Piuttosto sorprende che oggi il suo nome riesca a compattare l'intero centrodestra, portando ancora una volta a identificarsi nella sua persona partiti come la Lega e Fratelli d'Italia. Fatto che la dice lunga sullo spessore e la qualità di leader come Matteo Salvini e Giorgia Meloni (che però, in effetti, di Berlusconi è stata anche ministra).

Che il centrodestra, per un triviale sentimento di rivincita, si stia adoperando attivamente per concretizzare questa ipotesi, ricercando consensi anche nel sottobosco dei bassi interessi personali nel corposo gruppo misto, è un fatto che preoccupa molti cittadini.

Ma di una cosa possiamo essere certi fin da ora: il Partito Democratico sarà determinato a ricercare una soluzione per un profilo adeguato, in sintonia con gli interessi dell'Italia, come lo è stato fino a oggi il presidente Mattarella e, prima di lui, presidenti come Giorgio Napolitano e Carlo Azeglio Ciampi. Va da sé, dunque, che quella di Berlusconi è per noi una candidatura irricevibile. 

Maurizio Mangialardi, capogruppo regionale del Partito Democratico e Grande Elettore

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