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Fai di Primavera, aperture prestigiose e originali per una due giorni alla scoperta del Fermano

23 Marzo 2024

FERMO - Un percorso speciale che va oltre le mura, le pareti, la struttura dei beni architettonici custoditi gelosamente nel nostro territorio e punta a scoprirne la bellezza, quella vera e profonda, fatta di volti e persone.

La trentaduesima edizione delle Giornate Fai di Primavera, in programma per sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 dalle 10 alle 18, si presenta ai blocchi di partenza con in mente un obiettivo chiaro e quanto mai ambizioso: scoprire una forma diversa ma altrettanto fondamentale di preziosità, quel fattore umano che è un tocco in più in grado di amplificare e massimizzare il valore di un’opera artistica e architettonica.

Lo ha specificato chiaramente Rossella Falzetta, capo della Delegazione Fai di Fermo, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento che si è svolta ieri alla presenza del presidente della provincia di Fermo, Michele Ortenzi, dei rappresentanti delle istituzioni comunali coinvolte nell’iniziative e di alcuni dei proprietari dei beni privati che, eccezionalmente in questo weekend, apriranno le proprie porte a turisti e curiosi: “di tutte le edizioni delle Giornate FAI di Primavera, questa è quella più carica di calore – ha specificato Falzetta - il criterio principe che ci ha guidato nella composizione dell’offerta che abbiamo allestito per quest’anno è stato non solo scegliere aperture che fossero affascinanti sotto il profilo architettonico o artistico: abbiamo cercato di valorizzare soprattutto la persona e questa scelta ci ha condotto a una scoperta ancora più grande, che ha alimentato la convinzione di esserci fatti guidare dall’idea corretta: sono le persone, il dato umano, a fare la differenza e a creare il vero valore aggiunto di un’opera d’arte".

"Sono straordinari i personaggi che hanno progettato e realizzato i beni privati che apriranno le loro porte sabato e domenica - ha proseguito - sono straordinari coloro che li hanno abitati e vissuti, straordinari i proprietari attuali, che ne permettono oggi la visita. E sono stati straordinari gli enti e le istituzioni con cui abbiamo lavorato gomito a gomito, per costruire un’edizione quanto mai ricca, affascinante e traboccante di passione ed emozione”.

Un’edizione che si prepara a strabiliare il pubblico con aperture prestigiose e originali.
Nel capoluogo di provincia, grazie ai volontari del Fai e ai giovani Apprendisti Ciceroni del Liceo scientifico “Temistocle Calzecchi Onesti” di Fermo, del Liceo artistico “Preziotti – Licini” di Porto San Giorgio, del Liceo classico e Liceo delle scienze umane “Annibal Caro” di Fermo, del Liceo scientifico “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio e dell’Istituto Tecnico Industriale “G. e M. Montani” di Fermo - coordinati dalla delegata Fai alla scuola Matilde Coccia – accoglieranno turisti e visitatori tre dimore storiche, testimoni, nel nostro territorio, della vita, delle opere, del passaggio di personaggi illustri le cui vite si sono dipanate tra arte e amore per i nostri panorami. Sottolineando la lunga e proficua collaborazione del comune di Fermo con il Fai, è stata l’assessore Micol Lanzidei a svelare le aperture organizzate dal Fondo Ambiente in città. Si parte con Villa Bernetti, la splendida dimora ottocentesca appartenuta al Cardinale Bernetti e situata in contrada Montone, sull’omonimo colle nel lato occidentale del territorio della città. Oggi di proprietà della contessa Carla Marcatili, nipote del cardinale fondatore, è un’abitazione privata ed è visitabile eccezionalmente per le Giornate Fai di Primavera, nell’intera giornata di domenica 24 marzo con orario 10-18, per i soli iscritti Fai.

In zona Paludi sorge invece Villa Salvadori, che domenica dalle 10 alle 18 aprirà le porte di quella che fu la casa di Joyce ed Emilio Lusso, voci di spicco dell’orizzonte culturale legato al mondo della Resistenza e del secondo dopoguerra. Un’occasione unica e irripetibile per visitare una casa che è uno scorcio affascinante sul secolo alle nostre spalle, con testimonianze originali della vita che vi conducevano all’interno queste due grandi figure della storia del nostro territorio e del nostro paese.

Per concludere il quadro delle aperture fermane, Lanzidei ha poi parlato della casa appartenuta al fotografo milanese Mario Dondero, che aveva scelto Fermo come meta delle sue vacanze estive, da spendere tra le mura della dimora in vicolo Zara, in pieno centro storico.

“La casa Dondero è un luogo associato a momenti di riposo e riflessione, ma fu anche un centro culturale, di produzione e creazione importante – ha sottolineato l’assessore – quella offerta dal Fai è un’occasione unica per conoscere questo autore e il suo operato, nella vicinanza preziosa con la sua quotidianità e quello che ha toccato e prodotto” – ha chiosato.

Le fa coro Laura Strappa, compagna del fotografo scomparso nel 2015, che a proposito della struttura, visitabile sia sabato che domenica con orario continuato dalle 10 alle 18, ha affermato: “la casa di Mario è un enorme deposito di ricordi della sua vita, della sua attività di fotografo, delle sue amicizie e della sua famiglia – ha premesso - visitare in questo momento storico una casa del genere significa rendere omaggio a un’epoca della storia, a scelte ideali e di vita rarissime, perché Mario ha avuto una personalità vivace, molto creativa, orientata verso le persone. A casa di Mario non si faceva cultura nel senso tradizionale: le persone venivano per incontrare lui, che parlava di sé attraverso i suoi libri e le sue foto. Visitarla è esperienza utile per coloro che pensano che per vivere bene servano solo i confort”.

A corredare il quadro delle aperture di Fermo, l’assessore Lanzidei ha poi garantito che, nell’intero weekend delle Giornate Fai di Primavera, l’orario di apertura dei Musei della città si estenderà oltre le canoniche 18, per permettere a chiunque raggiungerà Fermo per questo evento di godere a pieno della straordinaria offerta culturale fermana.

Un cartellone quantomai ricco che tocca anche Porto San Giorgio, con l’apertura di Villa Bonaparte, prevista per la giornata di domenica 24 marzo dalle 10 alle 18. Edificata nel primo quarto del XIX secolo per volere di Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone, nacque dalla fantasia dell’architetto Ireneo Aleandri, al tempo impegnato nell’edificazione dello Sferisterio di Macerata. In pieno stile neoclassico, accolse Girolamo, la moglie Caterina e i loro tre figli tra il 1829 e il 1832 e divenne ben presto un centro di febbrile attività politica, vedendo impegnato il francese, durante il suo soggiorno marchigiano, nel tentativo di sottrarre il fratello alla sua dorata prigionia di Schombrunn, rivendicare il trono di Francia ai discendenti di Napoleone e cospirare contro il Papa e i Borbone a Napoli.

Un deciso balzo in avanti nel tempo è quello che assicura la visita alla Centrale Idroelettrica di Pedaso: la sua struttura in stile secessionista con forme art nuveau è opera dell'architetto Piero Portaluppi, firma di numerose edificazioni realizzate per l’alta borghesia industriale lombarda. Acceso modernista, la sua è un’architettura che fonda la sua essenza sul primato del disegno, della rappresentazione scenografica e decorativa a scapito dell'articolazione dei volumi. Semplici e funzionali, le sue strutture sono ricercate nell'arredo e nelle rifiniture, come mostra la facciata dell’edificio, che sarà disponibile alle visite nella giornata di sabato 23 marzo con orario variato, dalle 14 alle 18.

Chiude l’elenco la prestigiosa apertura di Petritoli e quello che l’assessore al turismo della città Marco Vesprini ha definito un vanto: palazzo Mannocchi, in pieno centro storico, visitabile eccezionalmente e per la prima volta in assoluto nella sua storia di dimora privata. Sabato e domenica, dalle 10 alle 18, sarà possibile conoscerne la struttura completa con le stanze, le cucine, i camminamenti, le terrazze panoramiche e l'ampia corte che circonda la dimora. Un imponente salto nel tempo e nel passato di una costruzione che affonda le radici nel medioevo e in secoli di storia, in una città che - ha ribadito Vesprini - si è mobilitata in toto per questa iniziativa: “dalle antiche fonti alla Chiesa dell’ospedale fino al teatro, anche se in ristrutturazione, a Petritoli per le Giornate Fai di Primavera sarà tutto aperto. Pronti anche i negozianti e i ristoratori del centro storico, assieme ai 38 ragazzi delle classi II e III media dell’istituto comprensivo della città, che parteciperanno con entusiasmo all’iniziativa”.

La chiosa è affidata alle parole della capo Delegazione Fai di Fermo Rossella Falzetta, che ribadisce l’imperativo categorico e assoluto per questa edizione delle Giornate Fai di Primavera: “vietato fermarsi in superficie – ha precisato - andando in profondità nel capire quello che queste personalità erano, capiremo che la casa è importante, ma che se quella casa non fosse stata vissuta da quella determinata persona, tutto perderebbe senso. Vorrei che fosse questo lo spirito con cui i visitatori varcheranno la soglia delle dimore e delle strutture che sabato e domenica apriranno eccezionalmente al pubblico le loro porte: con grandissima gratitudine verso i volontari del Fai e i proprietari delle dimore coinvolte nell’iniziativa e, soprattutto, con educazione e rispetto. Per assorbire tutto quello che verrà detto e tornare a casa con la testa piena non solo e non tanto di nozioni ma, soprattutto, con il cuore colmo di emozioni”.

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