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Covid, più colpevoli che Immuni

9 Ottobre 2020

È davvero una brutta bestia questo Covid, da ogni lato. Il problema non è solo sanitario, è sociale. Chi ha il Covid, oggi, ha paura della malattia, ma soprattutto ha paura del giudizio dell’altro. Chi è positivo si chiude in se stesso, fa di tutto per far sì che non si sappia.

Ma per quale motivo? I social hanno creato un clima di sospetto, come se contrarre il Covid sia solo frutto di comportamenti sbagliati o di atteggiamenti negazionisti. Ma la realtà ci racconta altro e quanto accaduto nei lunghi mesi primaverili dovrebbe averlo insegnato a tutti, il Covid non ha un target, anche se i comportamenti avventati lo attirano.

E invece, omertà e silenzio. Che vengono avallati dal sistema. Da quello sanitario, che non è in grado di fornire numeri e tipologia dei casi, rendendo complicato informare e quindi far comprendere ai cittadini anche la giusta strada da percorrere. A quello politico, con la paura di dire ‘sono positivo’ anche da parte di chi ricopre ruoli pubblici, dimenticando che c’è sempre un esempio da dare e che, come insegnano le mamme, bisogna vergognarsi solo di fare del male.

In mezzo c’è il giornalista, il media, quello che ha il compito di informare, raccontare la realtà, dare contributi utili, o quantomeno veri. Ma se manca la chiarezza alla fonte, tutto si complica. Nascono così le leggende, che hanno sempre una base di verità che trova terreno fertile, come quella di Immuni che ci ruba dati, ci monitora, ci pilota. Chissà verso dove, considerando che in ogni cellulare abbiamo America, Cina e qualche altro Paese del mondo che con una delle loro App sono già entrati dentro telefonate, messaggi e perfino pensieri.

Questo è il mondo Covid, quello che uccide, che toglie il respiro, che ti fa finire in quarantena anche senza tosse, che colpisce il marito e non la moglie, la prof e non l’alunno. Questo è, non una lettera scarlatta sul petto, non la nuova Aids che ha segnato la vita di due generazioni. Per farlo capire andrebbe raccontato davvero, dando voce alle persone e ai sanitari, ma bisogna volerlo in due.

Raffaele Vitali - direttore www.laprovinciadifermo.com - @raffaelevitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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