FERMO – Serve uno scatto, la crisi economica che sta impattando sulla regione Marche ha bisogno di misure rapide e chiare. Soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina che sta impattando su un quadro già reso complesso al caro prezzi. “Lo ha detto anche la ministra Caragna. la crisi economica causata dalla guerra un ruolo decisivo nella proroga della misura decontributiva prevista dalla legge 104 del 2020 che l’Unione europea potrebbe concedere all’Italia a partire dal prossimo 1° luglio” spiega Cesetti.
Le Marche, a oggi escluse dal provvedimento, sono interessate a entrare nel novero delle regioni che beneficiano della misura. Domani se ne parlerà in Consiglio. “Dobbiamo ottenere la decontribuzione quantomeno per il personale delle imprese che operano nelle Marche o, almeno, per quello delle aziende localizzate nel cratere del sisma 2016 e in tutte le aree di crisi industriale complessa della nostra regione”.
Per l’ex assessore al Bilancio la regione ha i requisiti necessari per accedere agli sgravi contributivi del 30% sul costo del lavoro che la legge 104 prevede al momento solo per le aziende che operano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
“L’assenza di benefici fiscali analoghi a quelli vigenti nel confinante Abruzzo, infatti, porterebbe le aziende interessate a investire e insediare stabilimenti produttivi in quel territorio capace di offrire condizioni più vantaggiose sul costo della manodopera”.