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"Aumenti alle tariffe di mensa e Tari? Nessuna stangata. Rispediamo al mittente le accuse di Fratelli d'Italia e Pd". La replica dell'amministrazione di Sant'Elpidio a Mare

9 Gennaio 2024

SANT'ELPIDIO A MARE - L'Amministrazione Comunale di Sant'Elpidio a Mare, con in testa il sindaco Alessio Pignotti non ci sta ed in particolare rispedisce al mittente le critiche di FDI e PD che, nei giorni scorsi hanno contestato aumenti delle tariffe nel bilancio di previsione, approvato lo scorso dicembre, parlando di stangate e aumenti indiscriminati delle tariffe.

"Nonostante la prospettiva di grandi investimenti e di oculata gestione delle finanze pubbliche con il quale è stato costruito il nostro bilancio di previsione approvato il 29 dicembre, non sono mancate polemiche da parte dell'opposizione sul bilancio di previsione, anche da parte di chi in consiglio comunale non era presente e quindi non ha partecipato al dibattito avanzando proposte costruttive - scrive l'amministrazione in una nota - Va innanzitutto premesso che le tariffe a domanda individuale e soprattutto quelle dei trasporti sono ferme a Sant’Elpidio a Mare da oltre 20 anni e che in questo tempo i carburanti, l'energia, i prezzi dei materiali o dei servizi sono raddoppiati".


"Parte della spesa, nel corso degli anni, è stata a lungo ammortizzata con i trasferimenti statali, oggi ridotti rispetto al passato - si legge ancora - Facendo presente, altresì, soprattutto a chi rappresenta Il partito di maggioranza che governa la nazione e in Regione, che lo stesso Presidente Acquaroli ha presentato il suo bilancio con la premessa di un taglio di 105 milioni di euro di trasferimenti dal Governo Nazionale, che si ripercuoterà di conseguenza in minori trasferimenti agli Enti Locali.
Ma aldilà di queste riflessioni ci teniamo a smentire le voci uscite sui giornali e a spiegare come abbiamo agito."

Quindi affronta il tema della mensa e della Tari.
"Nessuno evidenzia che questa amministrazione da due anni ha mantenuto le entrate dai proventi del codice della Strada sulle stesse cifre, senza accentuare la pressione economica sui cittadini, al cd. Motto del fare cassa con le sanzioni. Le tariffe sull'utilizzo delle strutture teatrali sono diminuite.
Quanto alla residenza protetta, questa amministrazione ha provveduto ad effettuare quei lavori di adeguamento e ripristino sempre procrastinati necessari per accrescere il numero degli ospiti effettivamente ospitabili da 32 a 36 (di cui 2 riservati ai pazienti Covid). Proprio per queste 4 unità in più, le entrate aumentano, non perché sono state aumentate le rette".

E poi ancora: "Nessun profitto viene inoltre generato dalla residenza protetta, struttura che, non per nostra colpa non raggiungerà mai i 40 posti letto, da anni sbandierati dal PD.
In merito al trasporto scolastico come per gli altri servizi, precisiamo che è stato adottato un sistema ad Isee lineare: una tariffa basata sul reddito delle famiglie. E' falso parlare di aumenti, ma di tariffa proporzionata allo status familiare: fino ad una soglia Isee di 15000 euro, infatti, la tariffa diminuisce rispetto a quella attuale, andando ad aumentare proporzionalmente per i redditi maggiori. Abbiamo previsto anche una fascia totalmente esente dal pagamento, cosa che invece in passato non era prevista. Il tutto, per tranquillizzare tutti, da settembre, dal prossimo anno scolastico. Sui centri estivi l'aumento applicato, che parte da una tariffa minima di 125,00 euro a una massima di 200,00 euro per 4 settimane (sempre su sistema Isee lineare), mantiene l'economicità del servizio per le famiglie che in regime privato spenderebbero oltre il doppio. Ormai molti Comuni hanno eliminato i centri estivi proprio per questioni di cassa, ma questa amministrazione vuole mantenerli a sostegno delle famiglie del nostro territorio".

"Questa amministrazione - aggiungono - di fatto, ha adeguato le tariffe al valore ISEE lineare, misura di equità sociale e rispettosa dell'art. 53 della nostra Costituzione, che viene incontro alle difficoltà delle famiglie a basso reddito. Lineare, non a fasce, proprio per attenerci a valori che cambiano di famiglia in famiglia. Una scelta forte ma dovuta, pensando sia giusto che uno paghi per quanto percepisce e che non vi siano tariffe generalizzate a prescindere dalle condizioni delle famiglie.
Su tutti i servizi a domanda individuale così come sui trasporti sono state inoltre previste e mantenute comunque riduzioni per secondi o terzi figli".

L'unico intervento ammesso è quello delle rette dei nidi: "Gli aumenti che si applicheranno a partire dal prossimo anno educativo non sono stati tuttavia indiscriminati, ma toccheranno solo fasce di reddito più alte. Un ragionamento che fa leva sulla possibilità garantita dal bonus asili nido statale e che permetterà a molte famiglie di rimanere in una situazione immutata. Sarà nostra premura comunque comunicare e confrontarci con le famiglie fin da subito per spiegare l'evoluzione della tariffazione.
Dopo che anche l'anno scorso si è parlato di stangata, quando l'unico aumento deliberato riguardava il canone unico patrimoniale, soprattutto al fine di promuovere un’omogeneizzazione delle tariffe tra cittadini abitanti in strade pressoché della stessa natura, adeguando di qualche Euro per l'Istat le tariffe sul trasporto e i nidi, anche quest'anno prosegue una campagna da parte di qualcuno finalizzata a screditare questa Amministrazione".

Ed infine aggiungono: "Noi non abbiamo adottato un aumento indiscriminato delle tariffe, come traspare da certe dichiarazioni, bensì un metodo di lavoro che ha cercato di compenetrare gli aumenti per l’ente sotto gli occhi di tutti e le capacità economiche di ciascuna famiglia. Per alcuni servizi qualcuno pagherà di più, altri pagheranno meno. Le tariffe della maggior parte dei servizi rimarranno invariate, per TUTTI. Questo per ribadire, che le scelte sono state fatte in maniera oculata, con lo scopo di gravare meno possibile sulle famiglie, ma anche con la finalità di mantenere servizi con gli stessi standard qualitativi".

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