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Adeguamento e mini-arretramento. Per l'autostrada A14 la Regione propone diverse alternative. Ma il Comitato boccia l'idea

12 Agosto 2023

ANCONA - In un incontro con i sindaci dei comuni costieri a sud delle Marche, la Regione ha presentato ieri due ipotesi di adeguamento dell'A14: una prevede l'ampliamento a tre corsie, con due diverse progettualità tra Porto Sant'Elpidio-Pedaso e Pedaso-San Benedetto; l'altra prevede l'adeguamento in sede tra Porto Sant'Elpidio e Pedaso e un mini arretramento tra Pedaso e San Benedetto. Ipotesi con costi e impatti diversi: la Regione propende per la seconda. All'incontro hanno partecipato gli assessori Francesco Baldelli, Andrea Maria Antonini, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e la sottosegretaria al Mef Lucia Albano. Contro questa ipotesi si schiera il Comitato per l'arretramento A14 e Fs: ritiene "che l'arretramento da Porto Sant'Elpidio sia la scelta più sensata per recuperare ambientalmente la costa e per riconnettere le aree interne". L'altra ipotesi, afferma, "ventilata un anno fa prevede l'adeguamento in sede per la realizzazione della terza corsia da Porto Sant'Elpidio a Pedaso e di un mini arretramento per un senso di marcia da Pedaso a San Benedetto del Tronto. - afferma in una nota - Si apre ora un dibattito nella comunità locale in cui portiamo il nostro contributo. A nostro avviso l'ipotesi non è accettabile per le seguenti argomentazioni. L'intervento come proposto prevede altro consumo di suolo - attacca il Comitato - senza risolvere il problema dell'intasamento di traffico sulla costa e quello dell'abbandono delle aree interne. C'è poi il tema della sicurezza stradale che viene risolto solo per il tratto da Pedaso a San Benedetto in quanto i lavori non avverranno in maniera contigua all'attuale sede autostradale: il cantiere verrà infatti aperto a qualche centinaio di metri". "Il problema rimane invece tutto per il tratto da Porto Sant'Elpidio a Pedaso - prosegue il Comitato - in quanto il cantiere sarà presso l'attuale passaggio autostradale, un tratto che come noto è molto pericoloso in quanto interessato da curve e grandi viadotti. Abbiamo già visto le conseguenze nefaste per la sicurezza stradale in occasione della manutenzione su questo tratto autostradale, per cui aprire un cantiere in questo segmento certamente comporterà un aumento di incidenti, morti e feriti e gravi disagi per il traffico per ancora circa 10 anni. Questo non lo riteniamo accettabile. L'altro grave problema che riscontriamo è il grave rischio frane presente nel tratto autostradale da Porto Sant'Elpidio a Pedaso che diventa allarmante per il cambiamento climatico in corso con le connesse conseguenze riguardo a fenomeni naturali come piogge molto intense. Il piano idrogeologico della Regione Marche ha certificato l'alto rischio frane già in anni antecedenti all'attuale cambiamento climatico lungo tutta la zona da Porto Sant'Elpidio a Pedaso proprio nell'area ove passa l'attuale sede autostradale.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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