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Un lettone per salvare la Vuelle Pesaro. Mejeris: "Ho lasciato la Russia in fretta, la società mi voleva". Banchi decisivo. "Darò tutto"

9 Marzo 2022

PESARO – L’ennesimo sforzo economico per giocare “dieci finali”. Lo voleva proprio la Vuelle Mareks Mejeris, nonostante pochi giorni fa avesse smentito ufficialmente accordi. Ma è la tattica che serve quando si vuole raggiungere un giocatore di peso che debutterà domenica pomeriggio alle 1630 contro Brindisi. Ma oggi Mejeris è al fianco di Stefano Cioppi, il braccio destro del presidente Ario Costa.

È lettone, gioca in nazionale con Luca Banchi, è un giocatore che Stefano Cioppi definisce molto atletico e che arriva dalla squadra russa Parma Perm, che ha dovuto lasciare dopo lo scoppio della guerra: “Le ultime due settimane lo ho vissute in maniera confusa. Paura, rabbia, frustrazione, confusione di tutto è passato nella mia mente. Forse tra qualche mese capirò davvero quello che si è vissuto. Ho dovuto fare una scelta rapida e veloce dopo notti in cui ho dormito pochissimo” racconta dall'aalto dei suoi 207 centimetri.

Il corteggiamento della Vuelle alla fine ha funzionato, anche se c’erano tante squadre che lo avrebbero voluto. “La società mi voleva, io volevo venire. L’accordo è arrivato quando era giusto si chiudesse”. Indosserà la maglia numero 5, che indossa da quando è ragazzino “per cui se è libero lo uso”.

Un numero quattro di qualità, che magari può anche giocare da cinque. "Sono un giocatore di momento, mi piacciono i tagli, i blocchi. Quando si gioca con ‘5 piccoli’ mi trovo bene, perché cresce l’aggressività, si raddoppia. Se però mi chiedete di giocare da pivot spalle a canestro, non ho il fisico di Jones. Il mio è da ala grande”.

Non è un tiratore da tre punti, non prende molte conclusione, ama viaggia sopra il 30%. “Sono stupito di quanto sia grande il vostro palasport, considerando la popolazione di Pesaro significa che una persona su dieci viene a vedere la partita” ribadisce dopo il primo allenamento.

L’impatto con il gruppo è stato buono: “Mi hanno fatto subito sentire parte di loro. Sono convinto che se la squadra è così, lo deve essere la città. so che mi trovo in un campionato complicato, anche se nei miei 30 anni di vita non ho mai giocato contro una squadra di club. Guardo sempre le partite di Eurolega di Milano, ne ho viste molte di Eurocup, il livello è alto. Di certo venire a giocare nella squadra del mio coach in Nazionale significa che devo dare tutto e che lui ha visto in me, essendo nel finale di una stagione, un aiuto per la Vuelle” conclude.

@raffaelevitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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