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Sisma, la rinascita di Monte Rinaldo: tre giovani coppie per il palazzo recuperato in centro

21 Marzo 2021

di Raffaele Vitali

MONTE RINALDO - “Un risultato importante che denota la forza del gruppo che porta avanti un piccolo comune come questo. dico grazie, perché solo con loro ogni giorno riusciamo a dare servizi” esordisce il sindaco Gianmario Borroni presentando il palazzo recuperato in pieno centro storico che diventa la casa di tre famiglie colpite dal terremoto nel 2016.

Al fianco del piccolo comune, la Protezione Civile, nazionale e regionale, oltre ai volontari locali. “Il post sisma ha acuito lo spopolamento, bisogna ragionare in fretta su come invertire questa rotta”. La zona franca urbana è una delle richieste del sindaco, che poi si appella glia assessori regionali: “Una necessità per la Protezione civile è incentivare la messa a sistema di gruppi intercomunali, in modo da dare risposte sempre più efficienti. Uniamoci per crescere” ribadisce Borroni con parole che richiamano le indicazioni che da anni dà il disaster manager Francesco Lusek, presente alla cerimonia.

Debutta in pubblico il capo di gabinetto della Prefettura Alfonso Sadutto: “Un segno di rinascita. Ho notato gli alberi in fiore, il 2021 sarà davvero l’anno del cambio di passo. La strada è lunga, ma il percorso è ben avviato. Ridare speranza a famiglie che hanno sofferto è qualcosa di molto bello”.

L’assessore al Bilancio Guido Castelli non è voluto mancare, insieme con il collega Stefano Aguzzi. “Cinque comuni delle Marche si sono trovati a fare una scelta nell’ottobre del 2018, quando la Protezione Civile dette la disponibilità di realizzare al posto delle Sae il recupero di spazi. La logica emergenziale è diventata futuribile. Dopo Amandola ecco Monte Rinaldo. Una buona prassi usata anche da Pieve Torina, Falerone e Tolentino”.

Aguzzi è rimato conquistato dalla bellezza di Monte Rinaldo e dopo un passaggio sulla terrazza con la ‘guida’ Castelli che gli racconta le montagne, entra nel merito: “È importante mostrare la vicinanza della regione. Ho sempre creduto nella rinascita di questa terra, che non conoscono benissimo. Son venuto proprio per capire e conoscere. Come dice il vescovo di Fano, monsignor Trasatti, che è di questa zona: noi dobbiamo fare il nostro meglio ogni giorno. E noi intendiamo farlo per questo territorio, con grande impegno”. Anche il consigliere Marco Marinangeli è salito in collina: “Insieme lavoreremo per rivalutare i nostri borghi. Io Putzu e Marcozzi risponderemo sempre, come oggi ha dimostrato la Giunta che vuole stare sul territorio”.

460mila euro è l’investimento che ha ridato vita a Palazzo Fossi, un cantiere fermo da un decennio. Un’opera realizzata senza consumo di suolo valorizzando un palazzo che resterà poi nella disponibilità del comune. Appartamenti con il riscaldamento a terra, fuochi a induzione, camere grandi e vista mozzafiato sulle valli. “Nelle case entrano tutti under 40, inclusa una famiglia con un bambino appena nato” precisa Borroni.

Il commissario Legnini oggi può essere soddisfatto. Lui è un uomo del fare: “Spero di venire quanto prima a Monte Rinaldo. La decisione presa da cinque Comuni evoca un tema di sistema: giusto puntare su soluzioni di sistema o individuarne di stabili e definitive? Chiede la zona franca urbana, ma dipende dal Ministero dello Sviluppo Economico, non da me. Chiaro che il tema che pone è rilevante, penso al macro tema della rinascita oltre alla ricostruzione, ovvero invertire la tendenza allo spopolamento. Intanto oggi si dà una casa a tee famiglie, ed era un diritto”.

Borroni non si accontenta: “Permetteteci di stabilizzare il personale. Se vogliamo ricostruire il territorio, dobbiamo dare anche u futuro certo a persone precarie. Quindi spero che nei piccoli comuni ci sia una attenzione ancora maggiore”. Castelli su questo non esita; “tema centrale è che i soldi ci sono, servono obiettivi e opere ma anche persone. Per cui è necessario far sì che i tanti giovani capaci che passano per l’Usr poi se ne vanno. L’edilizia è in grande espansione, ci sono tanti posti di lavoro. Da lunedì lavoreremo insieme per superare i limiti”.

Luigi D’Angelo, Protezione civile nazionale, plaude al piano di recupero: “Abbiamo trovato un giusto equilibrio tra intervento emergenziale, do atto al sindaco di aver voluto perseguire questo percorso”. Il dipartimento regionale alla fine è quello che davvero segue ogni passaggio, a guidarlo è la dottoressa Moroni: “Monte Rinaldo merita di essere valorizzato. L’ordinanza 553 ci ha permesso di finanziare il completamento di palazzo Forti, valorizzando un bene in pieno centro storico che dà la possibilità a tre famiglie di vivere il proprio paese”. Per Babini, responsabile dell’Usr Marche, ora bisogna guardare avanti e puntare davvero alla stabilizzazione dei giovani: “Liberate la mano a questo esercito di qualità. Fateci lavorare liberi, stabilizzateci”.

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