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Sicurezza dei lavoratori a rischio, 40mila euro di multa e tomaificio chiuso. Interventi anche contro la ricettazione

29 Novembre 2022

FERMO - Da questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo sono stati impegnati in specifici servizi finalizzati al contrasto di diversi fenomeni di illegalità. Dalla ricettazione nell’ambito della compravendita di autovetture usate ai controlli sui siti di deposito riconducibili al commercio elettronico di auto usate; quindi ancora il rispetto delle norme sul lavoro e l’individuazione di eventuali dipendenti non in regola ed eventuali casi di sfruttamento del “lavoro nero” di cittadini extracomunitari, per arrivare all'individuazione di eventuali violazioni alle norme in materia ambientale.

Durante il servizio che ha visto anche l'intervento dei militari specializzati del nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestali di Fermo e Montegiorgio, sono emerse gravi violazioni alla normativa prevista dalla legge 81/2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) nonché violazioni degli obblighi di comunicazione, tenuta dei registri obbligatori e formulari con riguardo ad un tomaificio con sede operativa Fermo gestito da un 46enne cinese.

Gli operai, 4 donne e 2 uomini, tutti trovati intenti a cucire pellame per scarpe e nell’utilizzo di collante per assemblare pezzi di pellame, risultavano regolarmente assunti. Tuttavia, a seguito di ispezione nei luoghi di lavoro, sono state rilevate varie violazioni in materia di sicurezza e salute, che hanno determinato l'adozione del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale.

A seguito dell'ispezione effettuata infatti sono state accertate e contestate nei confronti del titolare dell'azienda, varie violazioni penali delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (nel laboratorio sono stati identificati nr. 6 soggetti di nazionalità cinese, tutti regolari sul territorio nazionale).

In particolare, oltre all'assenza documentale prevista, si accertava la presenza, nei locali delle lavorazioni, quelli di deposito materiali e nel bagno di servizio, di cavi elettrici ed interruttori non a norma, per lo più nastrati con adesivo isolante, oltre all’utilizzo di adattatori e/o prolunghe ad uso domestico.

Sul posto sono stati effettuati diversi rilievi fotografici e l’attività è stata dunque sospesa ai sensi dell’art. 14 l. 81/08 ed irrogate ammende pari a euro 37.000 (trentasettemila) nonché sanzioni amministrative pari a euro 4.000 (quattromila) per la mancata tenuta del registro carico/scarico di rifiuti pericolosi. Il titolare della ditta risulta sul territorio italiano dal 2014, ma non comprendendo né parlando la lingua italiana è stato assistito nelle operazioni da un suo connazionale in grado di dialogare con i militari.

Un altro controllo specifico per l’individuazione di eventuali canali di ricettazione nell’ambito della compravendita di autovetture usate, ed ai siti di deposito riconducibili al commercio elettronico di auto usate è stato effettuato nel territorio di Montegiorgio presso una ditta individuale con sede legale in provincia di Macerata, operante nel commercio on line di autovetture usate.

Qui sono state riscontrate violazioni della normativa in materia ambientale, con conseguenti sanzioni amministrative pari ad euro 900,00 (novecento) e contestazioni per la violazione di alcuni articoli specifici previsti dal Testo Unico della legge di Pubblica Sicurezza.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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