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Promozione per merito straordinario al Commissario Capo Serroni ed il Sostituto Commissario Ramini

21 Novembre 2023

FERMO - Nella mattina del 3 ottobre 2019, veniva tratto in arresto un cittadino nigeriano di circa 40 anni per tentato omicidio nei confronti del Dirigente dello Ufficio Volanti della Questura, Sandro Serroni e del suo Vice, il Sostituto Commissario Gaetano Ramini.

La vicenda ha inizio verso mezzogiorno, quando veniva segnalata al numero di emergenza 113 la presenza di un uomo di colore che, armato di una roncola di grosse dimensioni, stava creando il panico nelle vie del centro della città di Fermo, minacciando i passanti ed i conducenti delle auto in transito.
In concomitanza, iniziavano veri e propri avvisi sui social network di cittadini che postavano foto e video dello straniero che, per le vie del centro cittadino, urlava frasi incomprensibili in lingua straniera e minacciava con la suddetta arma veicoli e soggetti in transito, causando un vero e proprio allarme sociale diventato in poco tempo virale.

Preoccupazione assoluta si manifestava quando lo straniero si portava verso i plessi scolastici di Viale Trento (Liceo Scientifico e Ragioneria) nel momento dell’uscita degli studenti, i quali, come immortalato nei video postati in rete dagli stessi, erano costretti a rientrare repentinamente all’interno degli Istituti per tutelare la loro incolumità. Tale situazione determinava vero panico, tanto che alcuni rimanevano contusi nella ressa creatasi nel fugace rientro, cadendo a terra mentre altri cercavano di scavalcarli.
I mass media locali iniziavano in tempo reale a riportare la notizia sui quotidiani on line e le telefonate dei cittadini allarmati iniziavano ad intasare i numeri di emergenza 113 e 112.

Nello specifico, molteplici sono state le chiamate dei genitori degli studenti suddetti, in preda al panico per la sorte dei loro figli.
Immediatamente, venivano dunque date disposizioni dal predetto funzionario, affinchè si presidiassero i plessi scolastici interessati, mentre venivano disposte a breve e largo raggio le ricerche dell’uomo.
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Tutta l’operazione veniva coordinata dal dirigente dell’U.P.G.S.P. Commissario Capo dott. Sandro Serroni, il quale, una volta avvistato il soggetto nelle campagne della Contrada Reputolo, si portava sul posto insieme al suo vice, Sostituto Commissario Gaetano Ramini, e partecipava alle ricerche, effettuate nel frangente anche a piedi, nei campi e, peraltro, in condizioni difficili, sia per l’abbondante pioggia che si tava abbattendo, sia per le impervie caratteristiche del luogo dove il ricercato era fuggito.
Dopo circa un’ora di ricerche, è proprio l’equipaggio dei citati, che nel frattempo aveva ripreso le ricerche in auto, ad intercettare il fuggitivo tra la Statale 16 e Via del Lido. I due prontamente, scesi dall’auto si preparavano a fronteggiare l’uomo, il quale, alla vista della vettura con i colori di istituto e degli operatori che si stavano avvicinando, inizialmente si dava alla fuga, fermandosi nei pressi del bar “Lumiere”, che in quel momento era pieno di avventori.
Il pericolo che lo straniero armato potesse entrare all’interno del bar e prendere in ostaggio qualche avventore per evitare di essere catturato era molto alto.
Per questo motivo i 2 operatori si dividevano e il Dr. Serroni si posizionava a mo’ di scudo tra l’assalitore e il bar per proteggere i clienti. Nel frattempo l’uomo si scagliava contro i due, brandendo la roncola, caricando più volte il braccio destro armato e indirizzando verso di loro fendenti, al contempo urlando frasi in lingua sconosciuta.
E’ in questa fase che, approfittando di una breve perdita di equilibrio del nigeriano, come un sol uomo, i 2 poliziotti si scagliavano contro di lui e riuscivano prima a disarmarlo e poi ad immobilizzarlo.
Lo straniero veniva quindi tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio, anche in considerazione del fatto che l’arma da taglio risultava lunga ben 36 centimetri.

In considerazione del pericolo di vita corso dagli operatori, il Questore di Fermo proponeva i due dipendenti per il conferimento della promozione per Meriti Straordinari e, infatti, alcuni giorni or sono, il Consiglio per le ricompense per meriti straordinari e speciali, vista la delicata e rischiosa attività di polizia, ha espresso parere favorevole alla concessione della Promozione per merito straordinario al Commissario Capo dott. Sandro Serroni ed al Sostituto Commissario Gaetano Ramini, i quali accedono al grado superiore.

Il Commissario Capo dott. Sandro Serroni è entrato a far parte dei ruoli della Polizia di Stato nel 1993, con il grado di Vice Ispettore, ed è stato assegnato alla Questura di Caltanissetta, alla Sezione Omicidi e poi a quella Catturandi della Squadra Mobile. Nel 1999, grazie all’esperienza accumulata nel settore investigativo, veniva assegnato nella stessa Questura alla Sezione di Criminalità Organizzata (SCO) con l’incarico di Vice Capo Sezione. Indi, nell’anno 2000, veniva assegnato alla Questura di Macerata, con l’incarico di Responsabile della Sezione Narcotici e Criminalità Organizzata della Squadra Mobile. Infine, veniva trasferito nel 2005 al Commissariato di Fermo e ora ricopre l’incarico di Dirigente l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (Volanti).

Il Sostituto Commissario Gaetano Ramini è entrato in Polizia nel 2002 ed è stato assegnato con il grado di Vice Ispettore all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Chieti. Nel 2010 veniva trasferito al Commissariato di Fermo, indi ricopriva l’incarico di addetto alla Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale cittadino, per poi ricoprire il ruolo di Coordinatore dell’Ufficio Prevenzione Generale nella neocostituita Questura di Fermo. Dal 2022 è in forza a questa Squadra Mobile, con l’incarico di responsabile delle Sezioni della Criminalità Organizzata e di quella Antidroga.

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