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Pesaro, sognare si può. La Vuelle vince a Trento sulla sirena: i playoff sono a un passo

23 Aprile 2022

TRENTO – Domina, subisce, recupera, scappa, sprofonda e infine vince: ecco la Vuelle Pesaro che fa impazzire i tifosi e tiene aperta la fiammella dei playoff dopo aver chiuso il discorso salvezza.

Moretti tre, Lamb tre, Lamb errore, rimbalzo e dall’angolo Lamb tre. Così, a inizio quarto periodo, Pesaro dimentica un terzo quarto da incubo in cui è passata dal vantaggio in doppia cifra al meno due. Solo che il basket è strano, basta una distrazione, come quella di Sanford, impreciso e confusionario, che costa un fallo antisportivo.

Gli ultimi otto minuti sono un match dentro il match. Perché se per due quarti i pesaresi hanno dato spettacolo, tenendo percentuali incredibili che non hanno chiuso la partita solo perché Trento ha preso una valanga di rimbalzi in attacco. Poi c’è stato un terzo periodo di grande difesa di Trento, che ha tolto lucidità all’attacco della Carpegna Prosciutto, e il ritrovato Flaccadori.

Nell’ultimo periodo Moretti prende in mano il gioco e decide che il suo partner è Mejeris, a parte quando vuole tirare da tre punti, tra l’altro segnando spesso. Il play ha i tempi giusti per mandare fuori giri i raddoppi di Trento e incassare gli applausi dei due coraggiosi tifosi.

Quello che deve capire il numero 7 giallorosso è che non deve esagerare, anche quando tutto sembra girare bene, altrimenti nascono contropiedi facili per gli avversari e si vanifica in un attimo il buono fatto (70-75 al 35’).

Che la Vuelle sia ormai cambiata e diventata una squadra solida si vede anche dai dettagli: la rimessa da fondo campo di Moretti, ancora lui, che segue i movimenti di tutti i compagni e poi serve Mejeris che schiaccia a due mani. Il lettone è il valore aggiunto, ma non basta se poi dopo un errore, vedi Tambone, nessuno rientra e Reynolds tutto solo segna da tre rimettendo di nuovo tutto in gioco.

Trento non si arrende mai e i time out di Banchi non hanno l’effetto sperato, vedi airball di Delfino che non tirava da almeno sei minuti. E quando vai fuori ritmo, poi sbagli anche in difesa e vieni punito (78-77).

Banchi cambia ancora, dentro Sanford e l’americano, con le mani ibernate, anziché girarla tira senza ritmo da tre punti e poi perde un pallone a rimbalzo. Come se non bastasse a complicare le scelte dei suoi, Banchi mette in panchina anche Moretti, facendo saltare gli accoppiamenti difensivi e infatti Trento segna da tre con l’uomo ‘non’ preso da Tambone, entrato al posto del play.

Ma la Vuelle i playoff li vuole, Banchi li merita e Lamb glieli regala con una tripla dall’angolo a sei secondi dalla fine che porta in estasi una intera città, da troppi anni abituata ai bassifondi e alle salvezze miracolose, e il suo coach che esulta come se avesse vinto l’ennesimo scudetto (82-83).

Raffaele Vitali

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