FERMO - Si stringe il cerchio attorno ai complici del trentenne rumeno che, a inizio febbraio, ha seminato il panico tra Lido Tre Archi e le zone di confine con Porto Sant'Elpidio, rapinando e in alcuni casi picchiando diversi passanti.
La Squadra mobile della Questura ha identificato e denunciato una donna che, stando alla ricostruzione degli investigatori, adescava i malcapitati che poi venivano derubati. Fermato e denunciato pure un quarantenne africano. Entrambi risiedono a Lido Tre Archi.
I due avrebbero partecipato quantomeno alle prime rapine. La vittima di una delle quali, un anziano, era stato avvicinato dalla donna che aveva finto di chiedergli informazioni, per poi abbracciarlo sfilandogli dalla tasca della giacca un portadocumenti nel quale erano custoditi solo alcuni fogli di carta.
La donna avrebbe, poi, informato i complici che si sono messi a seguire per strada l’anziano. Dopo averlo raggiunto, l'hanno bloccato e strattonato. Poi, gli hanno sottratto il portafoglio con alcune decina di euro dentro.
Le indagini della Squadra mobile hanno consentito di identificare la donna, il trentenne rumeno e il quarantenne africano, quest'ultimo noto per aver commesso reati anche contro il patrimonio. La stessa donna è ritenuta responsabile di un'altra rapina commessa un mese fa ai danni di una persona di passaggio a Lido Tre Archi. Simile la dinamica, con la vittima avvicinata con una scusa, la richiesta di finte indicazioni, l'abbraccio di ringraziamento e il portafoglio sfilato, dove, in questo caso, c'erano poche banconote e alcune carte di debito e di credito che la ladra ha passato ai complici che hanno provato a utilizzarle, senza, però, riuscirci.
Francesca Pasquali