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Il piano di Natale di Conte: negozi e ristoranti chiusi (con ristori), pranzi e cene con due ospiti

18 Dicembre 2020

FERMO – Lunga attesa, poi l’apparizione: “La curva del contagio è sotto controllo. Il sistema a zone ha funzionato, evitando il lockdown generalizzato”. Da 1,7 a 0,86 il passaggio dell’indice Rt con le misure adottate in precedenza.

Ma il quadro, a livello europeo, è negativo. Dalla Francia al Regno Unito il virus è in crescita. “Si piega, ma non si sconfigge”. Da qui le decisioni, spinte dagli esperti che temono una crescita della curva dei contagi. “Il Cts ci ha fatto pervenire un verbale per la diffusa voglia, comprensibile, di convivialità e socialità. Quindi interveniamo, ma non è facile prendere una decisione sofferta”.

Ecco le misure “necessarie” per affrontare le festività e garantire la ripresa delle attività a gennaio. Il nuovo decreto legge, non un Dpcm, pensa di avere trovato l’equilibrio. “Ci stiamo avvicinano al ‘Vaccine day’ che si terrà in tutta Europa il 27 dicembre. Ma la vera distribuzione ci sarà a inizio anno. Questa certezza ci darà la forza di chiudere questo capitolo. Non possiamo abbassare la soglia di attenzione. Il vaccino non sarà obbligatorio, ma lo promuoveremo al meglio facendone capire sicurezza e utilità”.

LE MISURE

Zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio: vietato ogni spostamento tra le Regioni. Zona rossa in particolare nei giorni 24-25-26-27 e 31 dicembre, 1-2-3-5-6 gennaio: si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute.

“Si possono ricevere a casa fino a due persone non conviventi dalle 17 alle 22, anche con figli minori di 14 anni. Escluse le persone con disabilità e convincenti non autosufficienti. Garantiamo un minimo di socialità”. Conte lo ribadisce: "Non mandiamo la Polizia in casa a controllare quante persone ci sono, diamo un limite alla circolazione".

Viene consentita l’attività motoria vicino all'abitazione e l’attività sportiva in forma individuale. Chiusi esercizi commerciali, bar, ristoranti e centri estetici. Garantite le consegne a domicilio. Aperti negozi alimentari, edicole, parrucchieri, chiese, barbieri, lavanderie.

Zona arancione. Nei giorni feriali, 28-29 e 30 dicembre e 4 gennaio ci si potrà spostare all’interno del Comune senza giustificazioni. “Il Parlamento è stato chiaro, per venire incontro a chi abita nei comuni garantendo movimenti nel raggio di 30km nei comuni più piccoli di 5mila abitanti. Vietato spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. I negozi saranno aperti sino alle 21.

AIUTI ECONOMICI

Chi subisce dei danni economici va ristorato: stanziati 645 milioni verso ristoranti e bar che dal 24 dicembre al 6 gennaio sono chiusi. Riceveranno il 100% di quanto avuto con il decreto rilancio. “Nel mentre il Parlamento ha convertito i 4 decreti ristori. I parlamentari hanno rafforzato le misure di sostegno”. Per la prima volta Conte nel suo discorso serale nomina più volte il Parlamento, a sottolineare una maggiore collegialità nelle decisioni e così coprire la debolezza, data dalle divisioni, del Governo: “A gennaio compenseremo delle perdite anche altri esercizi con misure perequative”.

@raffaelevitali

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