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Il Convegno di Cupra Marittima: fare rete per mettere in contatto domanda e offerta nel riutilizzo di sfalci e potature

24 Luglio 2022

CUPRA MARITTIMA - Il 22 luglio, nelle Marche, si è svolta la conferenza organizzata da Assofloro, Unagreen&Assogreen by Federacma, Confcommercio Mobilità e Coldiretti Marche per illustrare le norme, le opportunità e le pratiche virtuose della gestione dei residui vegetali delle attività di cura del verde.

Marche e Lombardia sono le prime regioni d'Italia a dar seguito alle nuove disposizione per la gestione dei residui vegetali. Non più rifiuti speciali ma risorse che possono essere reimmesse nel ciclo produttivo in ottica di ecosostenibilità ed economia circolare. Tutte novità sviscerate nel corso della tavola rotonda dal titolo "Ridurre i volumi per far crescere l'ambiente" che si è tenuta ieri all'agriturismo La Castelletta di Cupra Marittima. Organizzato da Assofloro, Unagreen&Assogreen by Federacma, Confcommercio Mobilità e Coldiretti Marche l'incontro era finalizzato a spiegare cosa è cambiato nella gestione dei residui vegetali per le imprese agricole e per quelle artigiane in seguito al d.lgs. n. 116/2020.

Ad ascoltare, partecipi e interessati, erano circa in 80 tra imprenditori agricoli e artigiani che si occupano di cura del verde, rivenditori di macchine e attrezzature professionali per il giardino arrivati anche da fuori regioni, rappresentanti di amministrazioni pubbliche e istituzioni. Tutti i partecipanti hanno seguito con attenzione sia la parte normativa sia quella tecnica e sulle attrezzature, con le prove in campo finali di mulching e biotriturazione con prodotti delle aziende Husqvarna e Negri.

I relatori presenti, caratterizzati da competenze professionali differenti ma complementari tra loro, hanno inquadrato la norma secondo due prospettive diverse: quella degli operatori che si trovano a gestire residui vegetali come sfalci di erba e ramaglie e quella dei rivenditori che commercializzano le macchine e le attrezzature necessarie a farlo.

Ad aprire i lavori: Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Marche, Andrea Borio, presidente Federacma e Nada Forbici, presidente Assofloro e coordinatrice della Consulta Florovivaismo di Coldiretti. In particolare, Assofloro e Federacma hanno messo in luce l'importanza di fare rete con la presentazione del protocollo d'intesa siglato tra le due associazioni per sviluppare progetti condivisi e raggiungere obiettivi comuni.

Gli interventi introduttivi sono stati affidati a Stefano Aguzzi, Assessore Ambiente Regione Marche, e Roberto Nardi, colonnello Carabinieri Forestale Regione Marche: rappresentanti delle istituzioni e degli organi di controllo che hanno testimoniato l'importanza del percorso fatto per individuare e condividere la corretta interpretazione della norma. Norma che agevola le amministrazioni pubbliche e le aziende agricole e artigiane e che ha ricadute positive sull'ambiente.

Nella prima parte della conferenza – moderata da Francesco Goffredo, Direttore Coldiretti Ascoli-Fermo e caratterizzata dagli interventi di Andrea Pellegatta, vicepresidente Assofloro e Presidente Società Italiana Arboricoltura, e di Cinzia Coduti, avvocato Area Ambiente Coldiretti – è stata spiegata la norma e le modalità di gestione dei materiali vegetali di risulta.

Nella sintesi alla fine degli interventi, Nada Forbici, Presidente Assofloro, ha sottolineato come la semplificazione della gestione dei materiali derivanti dalle attività di cura dei giardini sia una opportunità: non solo economica, per il risparmio diretto legato al fatto che sfalci e ramaglie non devono più essere necessariamente smaltiti come rifiuto, ma anche di crescita aziendale, per i benefici agronomici, ambientali e per la possibilità di sviluppo di nuove filiere, come quella del riutilizzo del legno urbano.

Il verde è un bene che fornisce servizi ecosistemici vitali, che agisce positivamente sulla salute dei cittadini e che per questo deve essere gestito con modalità, tecniche e attrezzature adeguate e attente all'ambiente, come peraltro previsto dai CAM, i Criteri Ambientali Minimi, che devono essere obbligatoriamente inseriti negli appalti per il verde pubblico. Proprio nei CAM, è previsto il riutilizzo del materiale vegetale, sotto forma di erba triturata, cippato, usi diversi del legno. Altrettanto importante è la formazione degli operatori: la gestione e la cura del verde è un'attività complessa, che richiede competenze specifiche, anche per fare fronte ai problemi subiti dalle piante stesse a causa dei cambiamenti climatici.

L'interpretazione della norma sulla gestione delle risulte, a cui hanno lavorato Coldiretti e Assofloro con il supporto delle istituzioni regionali e nazionali, rientra in una gestione professionale del verde attenta all'ambiente e ai benefici che il verde fornisce, in modo particolare per le città.

Un appuntamento organizzato con il patrocinio della Società Italiana di Arboricoltura, dell'Associazione Arboricoltori e di Eima Green e con il sostegno di Comagarden e delle aziende Fercad, Negri e Ciriaci.

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