PORTO SANT’ELPIDIO – Non manca l’ottimismo a Massimiliano Ciarpella, sindaco di Porto Sant’Elpidio. sta affrontando una serie di sfide con la convinzione di portarle a termine. Su tutte, la più impegnativa, è la bonifica della Fim con relativo piano di recupero.
“Il 19 febbraio inizieranno le indagini integrative sull’inquinamento della Cattedrale, ci è stato consegnato il cronoprogramma dalla proprietà” spiega il sindaco. Prima una riunione di coordinamento, che interesserà gli enti di controllo coinvolti e le imprese, saranno individuati i campi di prova da effettuare in contraddittorio con l’Arpam e avviati i prelievi.
Partiranno invece il 20 marzo le prove di sabbiatura, da effettuarsi in contraddittorio, con prelievo di campioni tramite carotaggio. “I risultati delle indagini saranno sottoposti alla Conferenza dei servizi, per giungere alle conclusioni su eventuali variazioni da apportare al progetto di bonifica” prosegue il sindaco che vuole “tutti gli approfondimenti necessari a valutare lo stato di contaminazione della Cattedrale, il rischio per la salute pubblica e le possibili modalità d’intervento”.
Se tutto andrà bene, entro marzo ci sarà il risultato che poi andrà sul tavolo della Conferenza dei Servizi. “In quella sede sarà possibile, dati alla mano, avere un confronto capillare, valutare, qualora necessario, ulteriori approfondimenti, per giungere alle conclusioni. Ricordo che a dicembre 2023 è stata concessa una proroga di 18 mesi dell’accordo di programma sulla riqualificazione Fim. Per cui noi entro giugno 2025 vogliamo veder partire la bonifica del sito, per avviare la riqualificazione di quest’area determinante per lo sviluppo della città” conclude Ciarpella.
Un iter lineare che non convince le associazioni ambientaliste guidate da Legambiente: “Il piano deve pria andare in conferenza di servizi, non una volta terminati i prelievi”.
