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Cuochi d'Italia. Il diaframma batte lo Sfrummu: Masha incassa i complimenti tra crossfit e battute con Borghese

21 Marzo 2021

di Raffaele Vitali

SANT’ELPIDIO A MARE - "Cucina, balla e canta russo, da Sant’Elpidio a Mare: Mascha”. Ecco la presentazione di Alessandro Borghese per la titolare del ristorante Jolly che porta con sé tutte le Marche nella sfida a colpi di piatti a ‘Cuochi d’Italia’.

Un padre che ama la Russia e ha battezzato le figlie con nomi da oltre Urali. “Margherita, io ci ho preso gusto” è il messaggio di sfida che la chef elpidiense manda alla rivale di fornello che arriva dalla Lombardia. E tutto faceva pensare che sarebbe stata lei ad alzare in alto i cucchiai, ma la beffa arriva sul finale per colpa di un ingrediente che non manca mai nel sud delle Marche: l’anice.

Due donne cariche e abili, ma non potrebbe essere diversamente visto che son rimasti in gara solo dieci cuochi, che saranno giudicate per i giudici stellati Gennaro Esposito e Cristiano Tomei.

A Esposito il compito del carrello di prodotti per Masha: “Non basta il Conero e nell’entroterra ho trovato una tradizione contadina che ha saputo fare piatti completi con farina di lenticchie, il fagiolo di Laverino, la cicerchia di Serra dei Conti, da accompagnare con patate e cicoria. Poi la fava rosa, un pecorino dei monti Sibillini o qualche fetta di prosciutto di Carpegna. Poi frutta, con la cotognata, che sembra una gelatina, le visciole e il suo vino. Un carrello ricco”. Per Tomei e la Lombardia, invece, “del riso Carnaroli super fino e la verza, che non può mai mancare. C’è la slinzega, che assomiglia alla bresaola, poi pere mantovane e cedrata con rabarbaro”.

IL PRIMO PIATTO

La gara inizia con il ‘gioiello delle Marche’ scelto da Mascia Luciani, ovvero l’ingrediente chiave. “Uno sgombro sotto sale, che ha una tradizione antica. È un pesce di campagna lo Strummu ed era l’unico che si mangiava, non semplice da lavorare” spiega la cuoca elpidiense che dovrà usare i sapori delle Marche, partendo dalla cipolla rossa, scelti da Gennaro Esposito.

Una scelta che ha stupito anche gli chef stellati. La Luciani ha messo come base la farina di Iervicella per fare dei frascarelli, piatto che incuriosisce anche Borghese, con quel filo d’acqua che permette di reidratare l’impasto. In contemporanea, caramella la cipolla con un po’ di aceto. “Il risultato sarà un piatto povero, ma dal sapore di una volta” ribadisce, promettendo di usare tanto olio per soddisfare le richieste dei giudici. Mentre Margherita ha puntato sul risotto.

Chiacchiera Masha e alla fine, ecco il segreto della forma perfetta di una cuoca, mamma di due figli: il crossfit per tre giorni a settimana, entrando alle 8 del mattino per un’ora e mezza alternando la ginnastica ai giorni della spesa.

Lo ‘Sfamapopolo’ per Masha contro il ‘Salto nel riso’ di Margherita: ecco il primo piatto targato Strummu. “Veramente buono il tuo piatto Masha, ottimo il dosaggio dell’aceto che mi ha riportato ai sapori di una volta” commenta Esposito che sfodera un 8, non di più per i frascarelli. Tomei parla di “piatto neorealista che cela il romanticismo. Un piatto di gioia e dolore, quella sapidità spinta del pesce e la dolcezza di questa pasta che ricorda un po’ la pappa. Un piatto che mangi e continueresti a mangiare davanti a un Verdiccio”. Un grande giudizio che vale un 9. E Margherita? “Limone al posto dell’aceto ed erbette, un piatto godibile che vale 8” ribadisce Esposito. Anche Tomei la promuove, “ma è mancata un po’ di grinta” e incassa un 8. Un solo voto di differenza nel piatto forte delle Marche, la partita è tutta da giocare, l’andata si chiude sul 17 a 16.

IL SECONDO PIATTO

Dalla Lombardia il diaframma di manzo per realizzare i migliori bruscitt.” Non l’ho mai cucinato, imparerò una cosa nuova”. Non esita mai Masha che il diaframma lo prepara in versione ‘straccetti’ puntando sulla cicoria ripassata. Arriva qualche consiglio da Esposito per aumentare i contrasti, ma la strada è giusta. Ed è qui che si inizia a parlare di anice.

Dopo 40’ di trasmissione entra idealmente in scena, parlando di nozze, Roberto Rotili, il giornalista che da decenni condivide la vita con Masha: “Per un buon matrimonio il segreto è vedersi il meno possibile” sottolinea scherzando miss Jolly dando un consiglio alla sfidante pronta a impalmare il compagno dopo una vita.

‘A un passo dalla confraternita’ contro ‘Respiro di diaframma’ sono i nomi dei due piatti. “Masha ci racconta sempre la sua terra, quei monti Sibillini con i boschi” riprende Tomei.

Margherita incassa un po’ di critiche e infatti il voto finale per lei è 16. Masha, spera, ma da Tomei arriva un 7, penalizzata dal mancato uso dell’anice. E l’anice diventa il fattore chiave anche per Esposito. Un altro 7 e il passaggio del turno sfuma, come l’acqua dei frascarelli. Chi avanza è la Lombardia per 32 a 31. Gli applausi per Masha non mancano, ma soprattutto dentro il Jolly si riporta il giudizio finale di esposito: “Credi ancora di più nelle tue capacità”.

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