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Ucciso con una fiocina: l'indagato non risponde al gip. Intanto c'è il nulla osta per la sepoltura del giovane albanese

30 Agosto 2023

ANCONA - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Melloul Fatah, il 27enne algerino, in stato di fermo per omicidio volontario aggravato da futili motivi, durante l'interrogatorio di garanzia per la morte del 23enne albanese Klajdi Bitri, trafitto da una fiocina durante una lite a Sirolo. L'interrogatorio si è svolto nel carcere di Montacuto ad Ancona, dove il giovane è rinchiuso dall'alba di lunedì. La gip, Sonia Piermartini, si è riservata di decidere sulla convalida del fermo e sulla misura cautelare. Melloul è stato assistito dall'avvocato Sabrina Stefanelli, dello studio associato di Davide Mengarelli, il suo legale. Intanto nella giornata di ieri è stata effettuata l'autopsia sul corpo di Bitri dal perito della Procura di Ancona, il medico legale Loredana Buscemi che ha certificato come la morte sia stata provocata dal colpo di fiocina che ha raggiunto il cuore.

Dunque oggi è arrivato il nulla osta per restituire alla famiglia la salma del giovane 23enne. In mattinata verrà allestita una camera ardente all'obitorio di Torrette dove ci sono già gli amici del 23enne i il fratello, che ha 18 anni. Ad accompagnare la salma saranno gli amici stessi del giovane e il fratello. La città natale di Klajdi, Lushnje, ha fatto arrivare un carro funebre con il quale avverrà il trasporto in nave. 

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