PETRTITOLI - Questa sera tutti al teatro di Petritoli che diventa cinema per una sera. chi alle 21 si siederà dentro il gioillino dell’Iride potrà ammirare “Jervicella, il seme della tradizione”.
Un viaggio che parte dal cuore delle colline fermane e torna indietro nel tempo per andare alla riscoperta dell’antica varietà di frumento autoctono marchigiano presente da diversi anni nel territorio di Monte Giberto. Un viaggio emozionale attraverso il racconto di chi, con immensa passione e professionalità, ancora oggi, a distanza di anni, custodisce quel seme caratteristico della storia del nostro territorio.
Una storia familiare che s’intreccia con la storia di un territorio che, nel corso degli anni, ha poi avuto la possibilità di essere rivalorizzata grazie all’impegno di Dino Roso, un imprenditore agricolo di Monte Giberto che, da diversi anni, grazie alla sua attività di famiglia, ha ereditato la tradizione della coltivazione e della lavorazione dell’antica semente Jervicella, diventandone poi agricoltore custode.
Dopo aver avuto la sua massima diffusione nel territorio regionale nel periodo a cavallo tra le due guerre mondiali, il grano Jervicella ha avuto, nel tempo, un rapido declino dovuto ad una minor resa produttiva rispetto alla lavorazione di altri tipi di grano. Ma la storia di questa antica semente non si è mai arrestata. Lo sa bene Nazzareno Tentella, figlio di Giulia Jervicella che, nel documentario “Jervicella, il seme della tradizione”, ripercorre il lungo e appassionato lavoro di selezione e sperimentazione cerealicola portato avanti nelle campagne di Monte Giberto dal nonno Giuseppe Jervicella sin dagli anni trenta del secolo scorso.
“Jervicella, il seme della tradizione” è un documentario che racconta anche la storia di chi, proprio sul grano Jervicella, sta studiando ancora oggi le qualità organolettiche fondamentali nell’ambito del vivere bene e in salute partendo da una corretta e salutare alimentazione quotidiana: è questo il caso del Dr. Attilio Cavezzi, Chirurgo Vascolare del territorio.
Un racconto che passa anche attraverso l’incrocio con storie familiari interessanti del territorio come quella del Molino Roberto Carassai di Monte San Martino, mugnai da cinque generazioni. A tal proposito a Valentina Carassai, che insieme al fratello gestisce il molino di famiglia, è affidato il compito di raccontare la loro recente scelta di essere al fianco dei produttori locali, ampliando la loro produzione di farine con quella derivante dal grano antico Jervicella. “Un seme, quello della Jervicella” – sottolinea il Presidente dell’Associazione Culturale Marche in Video – “che continua a germogliare nel cuore di un territorio sempre più attento alla sua valorizzazione e promozione, anche grazie all’utilizzo di nuove forme di narrazione come è appunto quella legata al linguaggio del documentario”.
Il documentario “Jervicella, il seme della tradizione” della durata di 30 minuti, è stato realizzato dall’Associazione Culturale Marche in Video e si avvale di una colonna sonora originale composta per l’occasione dal musicista Bartolomeo Ortuso e delle riprese aeree realizzate da Alberto Conca. Per il contributo e la vicinanza al progetto gli autori, Samuele Baccifava, Alberto D’agostino e Daniele Casarola, ringraziano il Panificio D’Alesio di Monte Giberto, il Molino Carassai Roberto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. Per la cortese disponibilità logistica, un ringraziamento doveroso va anche a Mario Amerino Clementi, direttore del Museo Del Cappello di Montappone e la Pro Loco di Monte Giberto. Il trailer ufficiale del documentario è visibile sul canale YouTube dell’Associazione. Grazie al patrocinio del comune di Petritoli, il documentario “Jervicella, il seme della tradizione” verrà presentato ufficialmente stasera alle ore 21 presso la splendida cornice del teatro dell’Iride. A seguire, ci sarà poi una degustazione a base di prodotti Jervicella.