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Terza corsia A14, sindaci e regione puntano sull'ampliamento. "Arretrare complica tutto, in cinque anni così finiamo i lavori"

18 Luglio 2022

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – Il piano di arretramento presentato da Massimo Valentini è già superato. O così pare dopo l’incontro avuto dal presidente Francesco Acquaroli con numerosi sindaci del Fermano e del Piceno. Il governatore è stato chiaro: “Smettiamola di andare ognuno per conto suo. A settembre voglio incontrare Ministero e Autostrade e parlare con una voce sola. I soldi ci sono, ma solo se uniti” ha ribadito ai primi cittadini.

All’inizio dovevano essere in sette più Acquaroli, poi la riunione è stata aperta. La questione fondamentale è che le Marche non possono ragionare senza guardare anche all’Abruzzo. Ovvero, in caso di arretramento, si verrebbe a creare una specie di semicerchio marchigiano, visto che l’Abruzzo vuole che da Porto d’Ascoli la terza corsia torni al suo posto attuale. Per cui, è stato detto in maniera chiara, evitiamo progetti faraonici difficili da realizzare e soprattutto che non hanno una logica più ampia.

Anche perché, ha fatto capire il governatore, se non ci si accorda, è facile che Autostrade sposti il cantiere da Pescara in giù, verso Termoli, dove già hanno le idee chiare, cosa che farebbe perdere altri anni alle Marche.

I sindaci hanno ascoltato e hanno detto la loro, c’è anche chi ha cambiato idea rispetto al passato, come Campofilone, dopo aver valutato al meglio le carte. Per tutti, o quasi, la certezza è che non avrebbe senso uno spostamento di 500 metri per il tratto nord – sud, anche se sarebbe la soluzione meno costosa e che soprattutto non provocherebbe la chiusura dell’attuale tragitto, riducendo quindi al minimo l’impatto sulla viabilità. “Abbiamo sofferto vent’anni, possiamo farlo anche per altri cinque” il commento quasi unanime, assessore regionale Baldelli incluso.

E allora, non resta che l’ampiamento in sedime. Cosa che piace praticamente a tutti e soprattutto alla regione. Da quanto è emerso, l’80% dell’ampliamento avverrebbe senza dover toccare gli attuali cavalcavia, ma utilizzando le corsie già presenti. Un lavoro che secondo Autostrade si può completare in cinque anni, gallerie incluse.

La discussione prosegue, questo è stato un primo incontro che però ha fatto capire che l’arretramento di chilometri non lo vuole praticamente nessuno, dubbi solo dal mondo sangiorgese, e che la possibilità di ampliare in sedime, concentrando lo spostamento per la linea ferroviaria è la strada migliore. “Non ragioniamo sui costi, ma sull’efficienza” l’ultimo appello della regione ai sindaci.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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