SANT’ELPIDIO A MARE – Il sondaggio Tecnè, pubblicato a dieci giorni dal voto, su un paio di aspetti ha avuto: Fabiano Alessandrini, attuale terzo in attesa del conteggio, ha raccolto poco rispetto alla sua coalizione, solo 13 voti in più personali, mentre Alessio Pignotti ne ha presi 269 in più. A stupire però è Gionata Calcinari, che ne ha addirittura accumulati 340 ulteriori rispetto alle sue quattro liste.
Ottima la performance del sindaco Terrenzi, 423 voti, come bene è andato Roberto Greci, premiato insieme con Jessica Marcozzi per la scelta di rinunciare al simbolo, quasi raddoppiati i voti che erano cinque anni fa di Forza Italia.
Risultato da applausi per il coordinatore cittadino Meconi e Fratelli d’Italia, che raggiunge il 14%, partendo da un tre, e insidia il Partito Democratico, che resta in ogni caso la prima forza in Consiglio, bene Gallucci con 203 voti, anche se con un crollo di oltre dieci punti percentuali, dal 30 al 17%.
Tra i volti noti, come immaginato ottima performance di Paolo Maurizi, uno dei volti giovani della politica elpidiense, e di due assessori uscenti Romanelli e Corvaro. Chi si pensava prendesse di più è il dottor Verdecchia, uno dei fondatori del movimento di Terrenzi che è ormai fuori dalla politica da anni e le persone hanno preferito puntare su nomi più abituali in ambito politico.
Il ballottaggio è tutto da scrivere. Chiaro che la sfida tra Calcinari e Pignotti, al momento uscita dalle urne per quel piccolo voto di differenza che ha escluso Alessandrini, fa piombare il paese indietro di dieci anni, quando l’allora giovanissimo Terrenzi ebbe il coraggio di uscire dal Pd e sfidare l’imposizione del candidato. E così oggi, con il Pd che dovrà decidere cosa fare, magari riavvicinandosi a Pignotti, che però ha già detto di voler correre da solo.