di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE – Chi sarà il prossimo sindaco di Sant’Elpidio a Mare? E cosa pensano gli elettori dei tre candidati? Come vedono la città? Per queste elezioni comunali, che sono quanto mai equilibrate, abbiamo chiesto a Tecnè, società leader in Italia, di realizzare un sondaggio sulle elezioni. Il quadro che emerge è chiaro, seppure con l’inevitabile incognita dell’astensionismo che potrebbe colpire anche la terza città della provincia calzaturiera.
Il campione coinvolto è di 500 elpidiensi (3319 quelli contattati): “Un numero ideale per comuni sotto i ventimila abitanti” spiega Carlo Buttaroni, presidente Tecnè. Quello che emerge, al termine del sondaggio che ha preso in considerazione un range molto vario: uomini donne, laureati, tutti di età differenti. “Non c’è una profilazione preventiva, tutti devono poter essere coinvolti nel sondaggio. Poi c’è però il campione probabilistico” chiarisce subito Buttaroni.
Per quanto riguarda l'ultimo grafico, che poi è quello decisivo, il favorito alla vittoria è Gionata Calcinari che vede il suo appeal di candidato forte quanto quello della coalizione (37-43%). Cosa che non avviene per gli altri due. Fabiano Alessandrini, infatti, pesa meno come candidato (33-39) rispetto alla coalizione (36-42) e quindi ha dieci giorni per lavorare sulla sua percezione tra la gente, mentre Pignotti, che è distante dagli altri due contender, è considerato più forte (21-27) delle sue liste (18-24%). Tutti e tre comunque devono riflettere che almeno la metà degli intervistati ha un giudizio negativo su di loro.
“La cosa interessante è che sui candidati c’è una idea chiara. Sui partiti invece le persone ci devono pensare. Questo – prosegue il presidente di Tecnè – differenzia le piccole città dalle grandi dove, invece, il ruolo del candidato è predominante. Nelle comunità più piccole, il peso del singolo consigliere è più alto”. Questo in realtà avrebbe dovuto sfavorire Calcinari, che ha meno liste al suo fianco, ma c’è un grafico che spiega bene il perché il candidato del centrodestra sia dato per favorito.
Alla domanda su ‘come è stata governata la città?’ gli elpidiensi hanno espresso un giudizio molto duro. Per il 63%, infatti, il voto è negativo. “Una percentuale alta rispetto alla media. Va detto che le amministrazioni spesso subiscono su tematiche che non sono di competenza del Comune. Soprattutto ora nel post pandemia il Comune diventa parafulmine. Rispetto alla media dei sondaggi negli altri comuni che effettuiamo, va detto che – precisa Buttaroni - c’è un giudizio più negativo, diciamo che un 56% sarebbe stato normale”.
Da qui la forza di Calcinari che agli occhi degli elettori rappresenta la vera alternativa a chi ha guidato la città, visto che Pignotti e Alessandrini rappresentano l’attuale maggioranza del sindaco Alessio Terrenzi. Se si dovesse arrivare al ballottaggio, Calcinari vincerebbe con entrambi, mentre sarebbe sfida all’ultimo voto tra Alessandrini e Pignotti, che tra l’altro nel caso vedono aumentare la quota di indecisi e astenuti.
Il sondaggio ha anche una parte dedicata ai problemi che i residenti a Sant’Elpidio a Mare vivono. “Le preoccupazioni principali sono legate alle dimensioni economiche. È così ovunque, il primo tema locale è invece legato al decoro e alle manutenzioni, che segue la sanità (26%), questione che a Sant’Elpidio è entrata con forza nella campagna elettorale.
(sondaggio effettuato il 24 maggio, committente laprovinciadifermo.com)
