FERMO – Fino al 31 maggio sarà commissario, perché la Giunta regionale ha deciso di prorogare questo interregno senza nominare i nuovi direttori generali. Ma per Roberto Grinta, intanto, arriva una grande dimostrazione di fiducia da parte del governatore Acquaroli e dell’assessore Saltamartini.
Il numero uno dell’Ast di Fermo, infatti, è stato nominato anche commissario dell’azienda sanitaria di Ascoli Piceno, dopo la rocambolesca uscita della dottoressa Vania Carignani.
Una scelta che premia il dg fanese prestato a Fermo, ma che preoccupa e non poco il territorio della piccola provincia. Il dopo conferenza dei sindaci ha lasciato molta amarezza tra i primi cittadini, che continuano a chiedere, in una infuocata chat, al sindaco di Fermo di alzare la voce.
Non è piaciuta l’assenza di risposte in merito alla ‘perequazione’ di risorse e personale. Non è bastata la promessa di rendere quello di Amandola un vero ospedale con pronto soccorso e reparti di emergenza. Così come non sono arrivate indicazioni in merito alla richiesta di superare il distretto unico attuale, per dare più forza ai territori interni, che scontano un gap di appeal anche verso i medici di medicina generale.
Poca chiarezza per i sindaci fermani anche sul lato sociale, anche se il presidente Acquaroli si è dimostrato attento ai temi sollevati in particolare dal sindaco Franchellucci, il timore è che dopo il distretto unico si voglia andare verso anche il singolo Ambito, togliendo così ancora più forza al territorio.
Il timore è che ora Grinta avrà ancora meno tempo di affrontare questioni delicate fermane dovendo gestire la bollente sanità picena alle prese con guerre interne, politiche e sanitarie, su nomine e assunzioni.
Nel giro di nomine deciso dopo una lunga Giunta, è arrivata anche la scelta più importante, quella del direttore del Dipartimento regionale di Salute, affidato per i prossimi tre anni al dottor Antonio Draisci, che ha convinto Acquaroli dopo la buona reggenza di Macerata. Questa scelta ha comportato un ulteriore rimescolamento, con Armando Marco Gozzini che oltre agli ospedali Riuniti gestirà anche l’Ast 3.
